Fantozzi e la finestra di «Scusi chi ha fatto palo?». I luoghi del cinema diventano monumenti

Fantozzi e la finestra di «Scusi chi ha fatto palo?». I luoghi del cinema diventano monumenti
«Scusi chi ha fatto palo?» è una celebre battuta del “Secondo tragico Fantozzi”. Villaggio si aggrappa a una finestra, spacca il vetro e chiede...

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«Scusi chi ha fatto palo?» è una celebre battuta del “Secondo tragico Fantozzi”. Villaggio si aggrappa a una finestra, spacca il vetro e chiede notizie della partita dell’Italia ai padroni di casa, ricevendo in cambio uno sganassone. Ora qualcuno si è preso la briga di immortalare la battuta con lo spray sul muro tra piazza del Fante e via Monte Zebio, là dove venne girata la scena, senza dimenticare la battuta successiva, quella pronunciata dal telecronista Nando Martellini: «Colpito da McKinney». Il graffito fa il paio con l’altro, notissimo, che da anni decora il guardrail della Tangenziale, sotto a quella che fu l’abitazione di Fantozzi: «Non l’ho mai fatto, ma l’ho sempre sognato», ovvero la solenne dichiarazione pronunciata dall’impiegato prima di saltare dal terrazzino per prendere l’autobus al volo. Roma è capitale del cinema da più di cento anni, e in un secolo di storia i luoghi dei set sono diventanti monumenti da visitare. Via Margutta è la strada di Audrey Hepburn e Gregory Peck, a piazza Venezia c’è il baretto di Mandrake, e un anonimo stradone a Vigne Nuove è diventato meta di tanti romani a ogni Ferragosto, in omaggio al “Palo della Morte” verdoniano. Del resto Fontana di Trevi è un’attrazione internazionale più per merito di Fellini che per la sua architettura (l'architetto che la disegnò si chiamava Nicola Salvi, ma oggi chi se lo ricorda più?). Ci sono agenzie turistiche che organizzano il tour dei luoghi del cinema romano. Gli antichi ci hanno lasciato in eredità tante opere d’arte, la città moderna consegna ai posteri almeno qualche location.
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Il Messaggero