Agitano in aria le spade di legno, muovono al vento i mantelli di acrilico rosso porpora. Sorridono ai turisti e quelli che si fermano, se donne, non di rado vengono raggiunte...
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LE TARIFFE
Sul provvedimento è calato il sipario e la storia da raccontare è tornata a essere la stessa. Loro, i centurioni, hanno colto al balzo la scadenza dell'ordinanza e nella confusione generale, già dal primo luglio, flebilmente sono tornati a lavoro. Con le loro armature in plastica e i calzari in finta pelle. A poco a poco, fino a circondare nuovamente tutto l'Anfiteatro Flavio. Da zero a settanta in poco più di due settimane. Tengono in pugno anche piazza Venezia. In quest'ultimo caso sono tornati in servizio due centurioni storici di nazionalità rumena. Montano già al mattino presto e seguono quello che ormai era il loro canovaccio: millantare movenze da antichi romani per suscitare la curiosità dei turisti, soprattutto donne e straniere, carpire loro cifre che oscillano tra i 5 e arrivano ai 20 euro, per una foto che a volte, però, non basta. Si improvvisano baciamano ma le turiste più affascinanti vengono rapite anche da abbracci, baci sulle guance, strette sui fianchi.
SANZIONI PIÙ SALATE
Il Campidoglio però, come anticipato dal Messaggero, è pronto a ripristinare la stretta, che varrà anche per i risciò abusivi: in attesa della nuova ordinanza, che dovrebbe essere firmata dalla sindaca entro fine settimana, ieri la giunta Raggi ha confermato l'aumento (già varato da Tronca) delle sanzioni per i figuranti che operano al di fuori dei limiti di legge: da 50 euro la multa schizza a 400. Linea dura, quindi, contro gli ambulanti, perché altrimenti a farne le spese è l'immagine della città Eterna. Presa a brandelli da un folclore che lascia il passo alla volgarità e all'illegalità.
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Il Messaggero