Roma, «Sono un Casamonica, dammi da mangiare gratis». E mostra al barista il certificato penale

«Sono un Casamonica, dammi da mangiare gratis». E mostra al barista il certificato penale
«Sono un Casamonica. Dammi i soldi e fammi mangiare gratis». Ha sfruttato il verbale del suo arresto per terrorizzare meglio le sue vittime. Cinque giorni fa era stato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Sono un Casamonica. Dammi i soldi e fammi mangiare gratis». Ha sfruttato il verbale del suo arresto per terrorizzare meglio le sue vittime. Cinque giorni fa era stato arrestato per aver tentato di estorcere denaro ad alcuni commercianti di Torpignattara, spacciandosi per un membro del clan. Tornato in libertà, invece di rispettare il divieto di dimora a Roma imposto dal giudice, lunedì pomeriggio ha minacciato allo stesso modo una barista di via della Serenissima.


E per essere ancora più persuasivo, di fronte al primo rifiuto, le ha mostrato le carte del suo precedente arresto. La prova che lui, Kristc Zoran, cittadino serbo di 52 anni, è uno che non scherza: «Sono appena uscito dal carcere. Leggi qua: sono della famiglia Casamonica Spada e sono stato in galera. Dammi i soldi e dammi da mangiare. Poi fammi usare il bagno».

Roma, «Voglio andare in galera»: rampollo dei Casamonica prende a sassi il commissariato per farsi arrestare


LA MINACCIA
L'uomo sperava in questo modo di incutere maggior terrore nella sua vittima, facendo leva, quindi, sul suo presunto spessore criminale. Invece, si è ritrovato di nuovo in stato di arresto per la seconda volta nell'arco di cinque giorni, sempre per lo stesso reato: tentata estorsione. A inchiodare Kristc, insieme a un'altra persona, risultata poi estranea ai fatti, sono stati gli agenti del reparto volanti, intervenuti dopo la chiamata della barista del Gran Caffe. Kristc, infatti, dopo aver cercato di scroccare da mangiare e da bere, millantando la sua appartenenza al clan Casamonica e Spada, ha preso di mira anche un negozio di telefonia a poca distanza.


Sempre con lo stesso modo: «Sono della famiglia Casamonica. Dammi un telefono». Anche l'addetto vendita del negozio, però, come la barista, non ha ceduto. E il 52enne, uscito a mani vuote per la seconda volta in pochi minuti, è stato immediatamente fermato dai poliziotti, contro cui si è scagliato in malo modo: «Vi ammazzo». Accusato di tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale, ieri mattina Kristc, difeso dall'avvocato Mara Locoro, si è ritrovato a piazzale Clodio di fronte ai giudici dell'ottava sezione penale per la convalida d'arresto. E, rispondendo alle domande del pm Rosalia Affinito, ha ammesso le sue colpe: «E' vero, ho detto di essere un Casamonica per mangiare».


Nei suoi confronti il giudice Paola Roja ha nuovamente disposto il divieto di dimora a Roma a partire dal 10 marzo in attesa del processo. Mentre al suo presunto complice, difeso dall'avvocato Fulvio Romeo, non è stata data nessuna misura cautelare «per la mancanza di gravi indizi di colpevolezza». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero