Case del Comune a prezzi stracciati per la «famiglia». Da Laurentino a Spinaceto, passando per il quadrante Est, quartiere generale del clan. «E parliamo di canoni da 70-100...
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I CONTROLLI
Dalla giunta Marino tirano in ballo la Regione: «Anche negli alloggi Ater ci sono casi di occupazioni illegittime riconducibili ai Casamonica». «Non ci risultano vicende di questo genere nel comune di Roma - controbattono dalla Regione - il criterio di assegnazione delle case popolari dell'Ater passa comunque dai comuni». Oggi lo staff di Zingaretti controllerà se nella provincia romana ci siano “situazioni anomale”: ieri questa verifica risultava impossibile da effettuare per via del giorno festivo.
L'ALLARME
Rimane il fatto in sé: inquietante. E la successiva presa di coscienza del fenomeno: in ritardo. Ancora l'assessore Esposito: «Io ho ricevuto segnalazioni sulla presenza dei Casamonica nelle case comunali anche oggi - ieri ndr - e questo indica che la gente si fida dell'amministrazione Marino. A quando risalgono queste assegnazioni? La storia parte da lontano, dagli anni '80».
Ma quante sono queste case di piccola metratura e a canoni stracciati abitate dai componenti del clan? L'assessore alla Legalità Alfonso Sabella dice: «Il monitoraggio sulle case assegnate dal Comune è partito già un pezzo e stiamo lavorando per individuare con il supporto della polizia locale chi ci sta dentro, se ha titolo per rimanerci e se ci sono state delle cessioni di fatto, non autorizzate. Non è una cosa tanto facile perché il patrimonio di Roma è immenso e per troppi anni nessuno si è curato di fare le dovute verifiche».
LE ZONE
Come ammette Esposito, «indicare una zona precisa di questo fenomeno è complicato». Sicuramente la Tuscolana, la strada percorsa dal clan per i funerali di zio Vittorio, ma anche la Casalina. Alcune segnalazioni sono arrivate anche dal Pigneto. Ma in generale riguarderebbero anche Laurentino e Spinaceto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero