Casamonica, gli affitti stracciati del Comune di Roma: al clan case a 70 euro

Casamonica, gli affitti stracciati del Comune di Roma: al clan case a 70 euro
Case del Comune a prezzi stracciati per la «famiglia». Da Laurentino a Spinaceto, passando per il quadrante Est, quartiere generale del clan. «E parliamo di canoni da 70-100...

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Case del Comune a prezzi stracciati per la «famiglia». Da Laurentino a Spinaceto, passando per il quadrante Est, quartiere generale del clan. «E parliamo di canoni da 70-100 euro al mese», denuncia l'assessore Stefano Esposito. La macchina del Campidoglio si è messa in moto: da oggi partiranno i controlli (con una task force di trenta vigili urbani) a tappeto negli alloggi occupati dai Casamonica. Il dossier è pronto a essere inviato in Procura. Si passeranno ai raggi x i requisiti degli inquilini e la loro morosità (non certo il casellario giudiziario che nulla ha a che fare con i criteri di assegnazione degli immobili comunali). La verifica, però, scatta solo adesso che il caso è scoppiato con i funerali show di Vittorio Casamonica. Prima? Non si è fatto nulla di specifico. E se non ci fosse stata l'ostentazione di giovedì scorso sarebbe mai partita «la radiografia del clan»? La domanda è lecita, tanto che il Comune in una nota vola alto e non entra nel caso specifico: «Le verifiche dei mesi scorsi hanno già individuato 743 occupanti di case pubbliche sprovvisti dei titoli per abitarle perché occupanti abusivi, oppure proprietari di immobili o con redditi superiori ai limiti». Si tratta di 320 alloggi di proprietà dell'amministrazione capitolina e di 423 alloggi Erp (Edilizia residenziale pubblica), per i quali si è concluso il procedimento amministrativo previsto dall'ordinamento giuridico, dopo il quale scattano le procedure di sgombero. «Il dossier è a disposizione delle autorità inquirenti».




I CONTROLLI

Dalla giunta Marino tirano in ballo la Regione: «Anche negli alloggi Ater ci sono casi di occupazioni illegittime riconducibili ai Casamonica». «Non ci risultano vicende di questo genere nel comune di Roma - controbattono dalla Regione - il criterio di assegnazione delle case popolari dell'Ater passa comunque dai comuni». Oggi lo staff di Zingaretti controllerà se nella provincia romana ci siano “situazioni anomale”: ieri questa verifica risultava impossibile da effettuare per via del giorno festivo.



L'ALLARME

Rimane il fatto in sé: inquietante. E la successiva presa di coscienza del fenomeno: in ritardo. Ancora l'assessore Esposito: «Io ho ricevuto segnalazioni sulla presenza dei Casamonica nelle case comunali anche oggi - ieri ndr - e questo indica che la gente si fida dell'amministrazione Marino. A quando risalgono queste assegnazioni? La storia parte da lontano, dagli anni '80».

Ma quante sono queste case di piccola metratura e a canoni stracciati abitate dai componenti del clan? L'assessore alla Legalità Alfonso Sabella dice: «Il monitoraggio sulle case assegnate dal Comune è partito già un pezzo e stiamo lavorando per individuare con il supporto della polizia locale chi ci sta dentro, se ha titolo per rimanerci e se ci sono state delle cessioni di fatto, non autorizzate. Non è una cosa tanto facile perché il patrimonio di Roma è immenso e per troppi anni nessuno si è curato di fare le dovute verifiche».



LE ZONE


Come ammette Esposito, «indicare una zona precisa di questo fenomeno è complicato». Sicuramente la Tuscolana, la strada percorsa dal clan per i funerali di zio Vittorio, ma anche la Casalina. Alcune segnalazioni sono arrivate anche dal Pigneto. Ma in generale riguarderebbero anche Laurentino e Spinaceto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero