OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Alla fine della giornata le carte d’identità emesse, secondo il Campidoglio, sono state circa 1.300. Ma l’open day dei nuovi documenti elettronici - organizzato nei municipi I, III, IV, VI, VIII, XI e XIII - si è risolto in lunghe file (anche sotto la pioggia battente) con centinaia di persone in attesa, sportelli chiusi in anticipo, discussioni e qualche lite. D’altronde, il problema del rilascio dei nuovi documenti elettronici, a Roma, era diventato davvero critico: fino a dover aspettare, alla fine dello scorso anno, anche di 5-6 mesi per ottenere un appuntamento. Ora i tempi d’attesa si sono dimezzati - da sei a tre mesi in media, nei vari Municipi - ma sono ancora molto lunghi. «Questo grande afflusso dimostra che siamo sulla strada giusta - commenta il sindaco Roberto Gualtieri - Ottenere il documento quasi in tempo reale è quello che vogliono i cittadini. Prima di presentarsi agli uffici anagrafici municipali è necessario, dal 2019, prenotarsi sull’agenda online del ministero dell’Interno. E così, ieri, il Comune ha deciso di mettere in campo una giornata straordinaria per richiedere la carta d’identità senza appuntamento: con tre chioschi nel centro storico - a piazza Santa Maria Maggiore, piazza Sonnino e piazza delle Cinque Lune - e gli uffici dei Municipi, fino alle 16,30.
I PROBLEMI
Ma, pur partita con le migliori intenzioni, l’iniziativa si è scontrata contro i limiti strutturali dell’organizzazione, insufficiente per reggere l’urto con la massa di romani desiderosi di risolvere una pratica che per molte persone significa mesi di attesa (e forti disagi) in attesi di poter ottenere l’ambito documento.
LE REAZIONI
Andrea Catarci, assessore capitolino al decentramento, vede comunque il bicchiere mezzo pieno nella giornata di ieri: «Fin dalle prime ore c’è stato un massiccio afflusso di persone - dice Catarci - Gli open day proseguiranno nelle prossime settimane sia nei Municipi impegnati oggi che in altri». Ma dalla lista Calenda di parta di «flop clamoroso», puntando il dito contro «file senza gestione, numeretti dati in ritardo, persone anziane lasciate in piedi per ore, forze dell’ordine chiamate ad intervenire in alcuni quartieri», sottolineano i consiglieri Flavia De Gregorio, Dario Nanni e Francesco Carpano. Insomma, «un’iniziativa di per sé lodevole si è trasformata in una giornata che i romani cercheranno in fretta di dimenticare», sostengono Federico Rocca e Rachele Mussolini, di Fratelli d’Italia.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero