Roma, Cardio-protezione al Parco del Colosseo: nuovi defibrillatori grazie alla Fondazione Castelli

Roma, Cardio-protezione al Parco del Colosseo: nuovi defibrillatori grazie alla Fondazione Castelli
Il sito archeologico più visitato del mondo e, a breve, anche il più sicuro. Questo l'obiettivo della direttrice del Parco del Colosseo Alfonsina Russo che il 19...

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Il sito archeologico più visitato del mondo e, a breve, anche il più sicuro. Questo l'obiettivo della direttrice del Parco del Colosseo Alfonsina Russo che il 19 giugno presenterà il nuovo sistema di cardio-protezione di cui sarà dotato il complesso statale. Il progetto si deve alla sinergia strategica con la Fondazione Giorgio Castelli onslus che donerà all'istituzione una serie di nuovi apparecchi di defibrillatori salva-vita. Dopo i primi quattro apparecchi consegnati nel giugno del 2016 solo all'Anfiteatro Flavio, ora si aggiungono nuovi sistemi per "cardio-proteggere" il circuito del Foro Romano e del Palatino. «Questo è il luogo più visitato di Roma - spiegano dalla direzione del Parco - Si arriva fino a 30 mila persone al giorno nei periodi di alta stagione e può accadere di tutto».


La sicurezza in prima linea, dunque. Risale al marzo scorso la notizia del custode eroe del Colosseo che ha salvato la vita ad un turista americano di 50 anni, in visita con la moglie e le due figlie, colto da un infarto. Un intervento tempestivo di Giovanni Castaldo, che ha saputo manovrare il defibrillatore. Nulla è lasciato al caso. Perché la stessa onlus Castelli scende in campo per preparare e addestrare il personale di custodia del sito all'utilizzo degli apparecchi. Non a caso Vincenzo Castelli, medico, conosce bene il tema. Nel febbraio del 2006 ha perso un figlio, Giorgio, 17 anni, promessa del calcio: è morto mentre stoppava un pallone in un campo a Tor Sapienza. Ha creato la fondazione Giorgio Castelli Onlus che ha donato 360 defibrillatori a tutta Italia, cardioprotetto 10 scuole e 15 parrocchie della Capitale, formato migliaia di insegnanti, studenti, genitori. La sua onlus tra l’altro ha curato i presidi di soccorso delle Basiliche durante il Giubileo.
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Il Messaggero