Diceva di soffrire di lombosciatalgia e di avere dolori lancinanti alla schiena. Quindi, si è presentato al lavoro munito di certificati medici, che gli hanno permesso di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL VIAGGIO
I fatti risalgono al marzo e all'aprile del 2012. Il militare si rivolge al suo medico curante e gli chiede di realizzare qualche certificato falso per consentirgli di prendere alcuni giorni di riposo. Il dottore, contrariato, decide di ricusare il paziente. Il carabiniere riesce però a trovare un camice bianco compiacente. Nel giro di pochi giorni, il militare si presenta quindi al lavoro all'aeroporto dicendo di essersi fatto visitare per un forte mal di schiena. L'uomo sostiene che il suo nuovo medico sia stato tassativo e gli abbia imposto di stare in malattia per almeno una settimana: riposo assoluto. Invece di restare a casa, però, il militare vola in Canada. A Toronto, per la precisione, dove trascorre una vacanza con la famiglia. Il 2 aprile, il carabiniere torna a Roma. Quando il suo imbroglio viene scoperto, il militare, ex maresciallo capo, viene sospeso per un periodo e viene anche degradato. È stato fortunato: all'epoca dei fatti non era ancora entrata in vigore la legge Brunetta, quella sui cosiddetti fannulloni. Il carabiniere, infatti, oggi rischierebbe il licenziamento in tronco. Mentre il medico compiacente rimasto estraneo alle indagini contabili sempre secondo la legge Brunetta, avrebbe potuto rischiare la radiazione dall'albo.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero