Roma Capitale, Gualtieri: «Serve il testo unico per la riforma»

La proposta nel corso della seduta straordinaria dell'Assemblea capitolina

Roma Capitale, Gualtieri: "Serve il testo unico per la riforma"
Serve un testo unico su Roma Capitale per avviare la riforma sulle competenze della città. A dirlo è il sindaco Roberto Gualtieri durante la seduta straordinaria...

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Serve un testo unico su Roma Capitale per avviare la riforma sulle competenze della città. A dirlo è il sindaco Roberto Gualtieri durante la seduta straordinaria dell'Assemblea Capitolina organizzata proprio sul tema.

«La via maestra per noi è la riforma costituzionale, ma nelle more abbiamo sempre detto che occorre agire subito per anticipare il più possibile quegli elementi di riforma che la riforma costituzionale potrebbe coronare e sistematizzare - ha spiegato - Abbiamo individuato alcune possibilità di intervento con legge ordinaria, per fare meglio su vari temi.
Pensiamo a un vero e proprio testo unico su Roma Capitale che raccolga il quadro normativo spesso diffuso e disseminato». 

Riforma dei Comuni, più poteri ai sindaci. E status speciale per Roma

Per Gualtieri  «lo strumento da privilegiare è la delega legislativa. Alcuni punti specifici su cui stabilire un provvedimento normativo di rango primario in accordo con la Regione Lazio. Forme di autonomie e conferimento delle funzioni in materia di Capitale della Repubblica, quindi autonomia statutaria, amministrativa e finanziaria, soprattutto nell'ambito della valorizzazione del patrimonio, dello sviluppo economico e sociale, dei lavori pubblici e delle reti idriche, della viabilità e dei trasporti, porti aeroporti, commercio, turismo, servizi alla persona, attività sportive e ricreative». 

Qui, la soluzione che propone Gualtieri sarebbe basata su uno o più Dpcm su proposta di Roma Capitale sentita la Regione e i ministri competenti per «attribuire poteri amministrativi che oggi sono variamente conservati allo stato o conferiti alla Regione».

«Noi non siamo qui in una logica di scambio. Abbiamo già conosciuto modelli, patti vari, 'patti
della pajatà... Non cerchiamo questo e crediamo sarebbe controproducente. Sono convinto che ci sia una forte unità sulla riforma di Roma Capitale. Come è evidente che su altri aspetti
questa differenza c'è», ha aggiunto il sindaco.

Le reazioni

Sulla riforma di Roma Capitale c'è la volontà delle forze politiche parlamentari di procedere
nell'iter per arrivare al risultato. «C'è bisogno di un salto di qualità che può basarsi su un
consenso che si è raggiungo nella scorsa legislatura - ha detto Roberto Morassut (Pd) e quello deve essere il punto di partenza. Rendere Roma un ente territoriale sui generis, che non è
pienamente una Regione ma non è più nemmeno un ente comunale, dandogli poteri legislativi che possano farla avanzare di rango. Questo disegno è a portata di mano. Sono convinto che ci sarà la collaborazione del Parlamento e degli enti territoriali».


Alla seduta dell'Assemblea Capitolina Fratelli d'Italia era rappresentata dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, che però ha dovuto lasciare l'Aula per tornare a Montecitorio. Per il suo partito ha preso la parola Massimo Milani: «C'è tutta la volontà da parte della maggioranza perché si arrivi entro la legislatura a concludere un percorso atteso dalla città da molti anni - ha
affermato rivolgendosi al sindaco Roberto Gualtieri - Devo però chiederle che questa città riacquisti lo smalto che merita, è una ferita per ogni cittadino. Non è una critica, lei siede qui


da 2 anni: è un problema che la città vive da molto tempo. Chiunque occupi questi scranni sappia che è fondamentale rilanciare l'immagine della città, e questo, sindaco, compete oggi a lei. Il Giubileo è una occasione importante ma non possiamo rilanciare l'immagine su eventi estemporanei. In questa sfida troverete sempre noi di FdI al vostro fianco». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero