Rimpatri assistiti. È la nuova misura, a quanto apprende l'Adnkronos, stabilita da parte del Campidoglio per affrontare il superamento dei campi rom nella Capitale. Si...
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«Il Camping River - spiega Cardilli - spesso è stato citato come esempio di superamento dei campi rom, ma non è proprio l'esempio più adatto: noi in quel caso abbiamo dovuto accelerare i tempi perché ci sono stati provvedimenti di natura giudiziaria che ci hanno imposto un'accelerazione delle procedure di liberazione del campo che prima ci hanno portato al mancato rinnovo dell'affidamento e poi a estendere al Camping anche procedure di superamento del campo». «Il Camping River oggi formalmente è chiuso, come è noto non c'è più il contratto con la cooperativa - aggiunge - ma non si è riusciti a liberare l'area perché le proposte inclusive che riguardano la gran parte dei nuclei che vi risiedono non hanno portato ai risultati sperati: il contributo per l'affitto piuttosto che gli aiuti per l'inserimento lavorativo, essendo basati sul coinvolgimento volontario delle famiglie e degli abitanti, non hanno sortito l'effetto sperato. Loro hanno accettato l'aiuto ma hanno trovato difficoltà oggettive nella possibilità di stipulare affitti, difficoltà in parte legate anche ad un approccio culturale che deve man mano prendere piede e che necessita quindi di tempi di razionalizzazione da parte delle popolazioni».
«Al momento nel Camping River sono presenti 75 nuclei familiari che hanno diritto all'assistenza inclusiva (poco più di 330 persone) e 17 nuclei che non ne hanno diritto», prosegue.
Il Messaggero