«Il piano Rom verrà esaminato dalla giunta la prossima settimana», assicura l'assessore al Sociale, Laura Baldassarre. A quattro giorni dal rogo di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE MISURE ALTERNATIVE
Già a novembre Palazzo Senatorio aveva licenziato una memoria con le linee di indirizzo per superare «i villaggi della solidarietà», le fatiscenti baraccopoli istituzionali gestite direttamente dall'amministrazione capitolina, menzionando tra le altre misure anche la possibilità di una «tax free area» per i rom sgomberati (il Campidoglio in sostanza concederebbe ai nomadi a basso reddito l'esenzione da tasse e tariffe comunali, come forma di sostegno temporaneo, ma è una disposizione ancora allo studio). Si punta anche alla concessione di alcuni alloggi popolari, ma solo per i redditi più bassi. «Il 16 dicembre - continua l'assessore Baldassarre - abbiamo istituito il Tavolo cittadino per l'inclusione delle popolazioni rom, proprio con il compito di elaborare un piano di interventi di breve e di lungo periodo per arrivare alla chiusura dei campi».
In Campidoglio circola già la bozza del piano, che è stata sottoposta alle associazioni a febbraio. E la prossima settimana la delibera verrà messa ai voti in giunta. «In questi mesi - spiega la responsabile delle Politiche sociali - abbiamo avviato un serrato ciclo di incontri tecnici con tutti i dipartimenti chiamati in causa e i municipi per entrare nel dettaglio del piano e recepire le indicazioni emerse». Le prime chiusure riguarderanno gli insediamenti della Monachina e della Barbuta, dove, conclude la Baldassarre, «abbiamo fornito le direttive per il bando, in corso di pubblicazione, che riguarda la chiusura dei campi, grazie all'utilizzo delle risorse di fonte europea».
L'AUTO SUI FIORI
Baldassarre è intervenuta anche sulla foto del Messaggero, scattata dalla fotografa Cecilia Fabiano dell'agenzia Toiati, che ritrae una macchina parcheggiata sui fiori lasciati a Centocelle nel luogo del rogo. «Provo vergogna, è un gesto inqualificabile - commenta l'assessore - Si tratta di un atto spregevole».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero