OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Roma vista dalla fessura di una serratura riesce a dare una prospettiva d’insieme efficacissima. Proviamo a spiare un angolo del quartiere Centocelle: accostando il volto alla porta immaginaria, lo sguardo impatta prima su una sedia, poi su una rete arancione che segnala un pericolo e infine su tre asticelle sbilenche di ferro (altrettanto pericolose). Il regista della scenografia è l’inerzia dell’amministrazione, lo sceneggiatore è il menefreghismo. Il genere a cui appartiene il film girato in via dei Frassini è quello della commedia malinconica: quella scena fa ridere, certo, ma provoca anche indignazione perché da oltre un anno ormai c’è una buca e viene sorvegliata dai residenti con originalità. Davanti alla sgangherata recinzione da cantiere è stata messa una sedia. A luglio Il Messaggero raccontò quello stesso angolo di Roma: dentro la recinzione c’era una sedia da salotto, di quelle degli anni Sessanta su cui sedevi quando andavi a trovare i nonni. Da qualche giorno, la seduta è stata cambiata: è più moderna, più resistente, come la pazienza dei romani. La buca ovviamente è sempre lì, poco distante dal marciapiede e da una caditoia messa male. Quell’angolo servirebbe per attraversare sulle strisce pedonali, ma è vietato camminarvi. Tutt’al più ci si può sedere aspettando invano che il Municipio (siamo nel V) invii una squadra di operai.
Roma, le buche della sindaca e i buchi per il futuro
TRA INERZIA E IMMOBILISMO C’è chi racconta che la sedia è stata messa per ironia o per avvertire del pericolo, chi spiega che viene usata ormai da qualche commerciante della zona per prendere un po’ d’aria. «Da oltre un anno la buca non viene riparata - denuncia Alessandro Moriconi, 71 anni, storico residente del Gruppo Senso Civico 2.0 - c’è una inerzia totale e inspiegabile».
Il Messaggero