Roma, buca-trappola sulla Tiburtina: una decina di automobilisti resta a piedi

Roma, buca-trappola sulla Tiburtina: una decina di automobilisti resta a piedi
Non di quelle enormi, ma di quelle discretamente profonde (almeno 30 centimetri) e soprattutto invisibili fino a quando ci si aggrappa al volante o al manubrio per non sbandare....

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Non di quelle enormi, ma di quelle discretamente profonde (almeno 30 centimetri) e soprattutto invisibili fino a quando ci si aggrappa al volante o al manubrio per non sbandare. Insomma, visibile solo quando ci si è già finiti dentro. Quella buca parzialmente coperta d'acqua sulla Tiburtina ha messo ko una sfilza di automobilisti di passaggio sulla consolare  poco prima dell'ingresso della metro Rebibbia. Per ogni auto, una ruota da sostituire.


«Ci siamo ritrovati uno dopo l'altro per strada, come in un incidente a catena, ad armeggiare con la propria auto per sostituire le ruote fuori uso» dice Alessandro Olivieri, avvocato romano.
 

La prima segnalazione, secondo alcuni automobilisti, sarebbe scattata intorno alle 19 quando un uomo su uno scooter ha rischiato di farsi molto dopo una paurosa sbandata causata dalla buca.

«Stavamo raggiungendo amici per trascorrere la serata con loro - racconta ancora Olivieri -  dopo aver cenato a Pietralata. Eravamo appena partiti  quando, verso le 22, in prossimità della metro Rebibbia, la macchina è sembrata sprofondare in un cratere. Metto le 4 frecce per segnalare il pericolo ma mi accorgo che a pochi metri ci sono altre tre autovetture ferme con le luci accese. Ogni automobilista, aiutato da altri passanti, sostituiva le ruote come fossimo nei box della Formula 1. Accostiamo per verificare i danni e per chiamare la municipale. Ma mentre ero al telefono ecco che altre due macchine accostano con le gomme squarciate e i cerchioni ammaccati. Saremo stati una decina a restare in panne. Dopo un quarto d'ora arriva una pattuglia della municipale, ma non sembra per niente sorpresa. Nonostante avessero allertato alle 19 la ditta tenuta alla manutenzione nessuno aveva ancora provveduto». Così l'avvocato poco dopo le 22 ha piazzato un triangolo, divenuto indispensabile fino verso la mezzanotte, quando finalmente la "trappola" è stata tappata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero