Roma, borseggiatrici in metropolitana a Termini. L’allarme dei vigilantes: «Attenzione alle borse»

Le immagini scattate ieri pomeriggio da un passeggero: sulla banchina, le due presunte ladre in attesa del convoglio. Salite a bordo del treno, una delle due ha rivolto un gesto volgare al pendolare che le ha fotografate

Abbigliamento sportivo, capelli raccolti con la pinza e lo sguardo “premuroso” rivolto alla prossima preda da derubare. Eccolo l’identikit delle borseggiatrici...

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Abbigliamento sportivo, capelli raccolti con la pinza e lo sguardo “premuroso” rivolto alla prossima preda da derubare. Eccolo l’identikit delle borseggiatrici pronte a entrare in azione sui mezzi pubblici, sulle strade della Capitale e nelle stazioni della metropolitana: così scaltre e veloci tampinano turisti e romani sfilando loro portafogli e cellulari. Giovanissime, dai 17 ai 20 anni, talvolta vestite con abiti griffati( per non destare sospetti) si mescolano nella calca e aspettano il momento “giusto” per accerchiare le vittime e colpirle.

Allarme ladre rom a Termini: «Attenzione alle borse»

Domenica pomeriggio, poco dopo le 17, alla stazione metropolitana Termini la banchina è affollata di turisti ( e non solo) in attesa di salire sul treno della linea A, direzione Battistini. Due agenti Italpol dirottano la folla dei passeggeri verso le carrozze in testa o in coda. «Mai in quelle centrali», perché gli scippi sono in agguato. «Attenzione alle borse», l’allarme di un vigilante in servizio.  Riconoscerle non è poi così semplice: sbucano - puntualmente - nelle fermate dove c’è maggior traffico di persone: le mete predilette sono Termini, Flaminio, Spagna e Barberini, ma la loro presenza è affermata anche sulla linea B, nelle stazioni Laurentina e Colosseo.

 

 

Il loro “lavoro”, poi, non ha orari precisi: solitamente favoriscono i weekend dove la concentrazione di viaggiatori è molto alta e agiscono spesso in gruppo. Il fenomeno borseggiatrici rom, a Roma, sembra essere così difficile da annientare. Con destrezza riescono a sottrarre portafogli, smartphone e talvolta anche macchine fotografiche. Uno scenario all’ordine del giorno e l’impossibilità da parte delle forze delle ordine di bloccarle se non quando colte in flagrante. E’ sufficiente guardare le immagini scattate, nel pomeriggio di ieri, da un passeggero in attesa del convoglio alla fermata Termini: due presunte borseggiatrici - all’apparenza semplici viaggiatrici - ferme sulla banchina in attesa del treno. Nessun borseggio in atto, ma una di loro si accorge di essere ripresa e si gira verso la sua complice che immediatamente afferra il cellulare per immortalare chi ha “osato” inquadrarle. Una delle due è incinta. «E’ una pancia finta», sostiene un pendolare poco prima di salire sul vagone. «Non possiamo fare nulla al momento. Dobbiamo coglierle sul fatto», risponde un agente Italpol. «Diffondete queste immagini sui social e denunciate lo scandalo quotidiano a cui siamo abituati», ribatte una donna. Il treno arriva in stazione, le due, indisturbate, salgono a bordo, non prima però di essersi rese protagoniste di un gesto volgare nei confronti del passeggero che le ha fotografate. Stazione d'arrivo? Non pervenuta e speriamo nemmeno il colpo.  

 

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Il Messaggero