Battaglia sull'addio alle strisce bianche

Battaglia sull'addio alle strisce bianche
L'addio alle strisce bianche all'interno dell'anello ferroviario, previsto dal nuovo piano generale del traffico urbano, scatena polemiche nella politica e non solo....

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L'addio alle strisce bianche all'interno dell'anello ferroviario, previsto dal nuovo piano generale del traffico urbano, scatena polemiche nella politica e non solo.




Il Codacons «è pronto ad una nuova battaglia legale» contro il pgtu, considerandolo «un provvedimento immorale, perché teso a far cassa sulle spalle degli automobilisti e sulle loro esigenze». Ma gli abitanti delle zone a sosta tariffata sono meno critici: «L'idea va bene se servirà a ridurre l'assalto di auto in queste strade - osserva Matteo Carfora, residente al quartiere Africano - Ma è più importante mettere in campo una vera battaglia contro le soste in doppia fila».



LA POLEMICA

Il centrodestra, a ogni buon conto, parte all'attacco lancia in resta: «È evidente che il centrosinistra non vuole bene ai romani e continua a svuotare le nostre tasche a fronte di servizi inesistenti o addirittura peggiorati», punge Fabrizio Ghera, capogruppo capitolino Fdi-An. Lavinia Mennuni (Ncd) evoca ben altri scenari: «Nell'era Marino i romani saranno obbligati a spostarsi solo con la bicicletta, come avviene nella Cina comunista».



Ma Guido Improta, assessore capitolino alla mobilità, difende la rivoluzione della sosta tariffata: «Non serve per far cassa, ma per restituire alle strisce blu la funzione di corredo ai dispositivi di controllo della circolazione. Le strisce blu hanno senso se c'è una rotazione delle vetture - sottolinea Improta - altrimenti rappresentano solo un ulteriore motivo di doppie file e di congestione del traffico». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero