Roma, bimba morta con il metanolo nel sangue: «Ingerì la schiuma da barba del padre»

Roma, bimba morta con il metanolo nel sangue: «Ingerì la schiuma da barba del padre»
La conferma è arrivata dall'autopsia: nel corpo della bimba di 9 anni morta all'ospedale Bambino Gesù il 13 ottobre, c'erano tracce massicce di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La conferma è arrivata dall'autopsia: nel corpo della bimba di 9 anni morta all'ospedale Bambino Gesù il 13 ottobre, c'erano tracce massicce di metanolo, una sostanza altamente tossica utilizzata principalmente come solvente. E il sospetto della procura, che indaga per omicidio colposo, è che la piccola abbia ingerito della schiuma da barba, contenente il composto velenoso, in casa. Secondo il procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e il pm Maurizio Arcuri, la bambina, giocando, sarebbe entrata in contatto con il composto e sarebbe morta per avvelenamento. Nel frattempo, gli inquirenti hanno disposto ulteriori approfondimenti tossicologici e autoptici, per chiarire se la piccola avesse una patologia congenita. Circostanza non emersa dal primo esame del medico legale.


IL RICOVERO
La bimba, originaria dalla Basilicata, era stata trasferita a Roma il 7 ottobre. Era arrivata nella Capitale in condizioni gravissime. E i medici, dopo avere tentato per giorni di rianimarla, a una settimana di distanza, non avevano potuto fare altro che constatato il decesso. La piccola Anna - il nome è di fantasia - viene portata dai genitori al pronto soccorso dell'ospedale di Matera il 5 ottobre. È in condizioni critiche: nel giro di poco tempo ha due arresti cardiocircolatori. I dottori riescono a rianimarla e a stabilizzarla. Il 7 ottobre, la trasferiscono all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Il fisico della bambina, però, è estremamente provato e i medici riscontrano danni cerebrali irreversibili. Vengono effettuate analisi di ogni genere. Anna non sembra soffrire di particolari patologie e non sembra avere malattie congenite. Il 13 ottobre, però, chiude gli occhi per sempre.

GLI ESAMI
Ad allarmare i medici è l'esito degli esami tossicologici: nel corpo della piccola sono state rilevate tracce massicce di sostanze tossiche.
La diagnosi dell'ospedale è quella di possibile avvelenamento da metanolo, una sostanza solubile che viene rapidamente assorbita dall'organismo umano per inalazione, ingestione e per contatto cutaneo, spesso usata - illegalmente - come sostituto a basso costo dell'alcol etilico per sofisticare il vino.

LA SEGNALAZIONE
Dopo il decesso della bambina, dal nosocomio parte subito una segnalazione alla procura di Roma, dove scatta un'inchiesta per omicidio colposo. I pm dispongono il sequestro della cartella cliniche della piccola e vengono disposti accertamenti per stabilire dove la bimba possa essere entrata in contatto con la sostanza tossica. L'unico legame tra Anna e il composto velenoso sembra essere una schiuma da barba conservata nel bagno di casa.

NUOVI ACCERTAMENTI

Il sospetto è che la bimba abbia utilizzato la schiuma da barba per giocare, ingerendola per errore. Saranno ora i nuovi accertamenti disposti dalla procura a stabilire se l'incidente le sia stato davvero fatale. L'età della piccola porterebbe comunque a escludere eventuali ipotesi di reato nei confronti dei genitori.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero