Roma, bambina di 3 anni scappa dall'asilo: ritrovata in metro

Roma, bambina di 3 anni scappa dall'asilo: ritrovata in metro
Ha camminato, sola. Qualche centinaia di metri. Con scarpette di lana, leggins e un maglioncino. Come stesse dentro casa sua. Poi è arrivata davanti alla metro Battistini....

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Ha camminato, sola. Qualche centinaia di metri. Con scarpette di lana, leggins e un maglioncino. Come stesse dentro casa sua. Poi è arrivata davanti alla metro Battistini. E lì è scattato l'allarme. Una bimba di 3 anni era sfuggita al controllo delle maestre ed era uscita dall'asilo nido. In pieno giorno, con questo freddo. Quando alcuni passanti l'hanno vista, increduli sono scesi dentro la stazione a chiedere aiuto. I militari che erano sotto sono saliti di corsa, l'hanno presa e portata al caldo del gabbiotto. Ginevra (il nome è di fantasia) piangeva. Non diceva una parola, ma stava bene. A quel punto, passati alcuni minuti, è arrivata trafelata, terrorizzata e sotto choc una donna chiedendo se qualcuno avesse visto la bambina. Era una delle educatrici dell'asilo. Sospiro di sollievo. La piccola era al sicuro. Ma la maestra sapeva già che i guai iniziavano adesso. Nel frattempo era stata chiamata la polizia e avvisata la famiglia. Ginevra è stata portata via dai nonni. Ora il rischio sono le denunce.


LE SEGNALAZIONI
L'incubo di ogni genitore si materializza giovedì scorso, verso le 12 circa: qualcuno su via Mattia Battistini intravede una bambina che cammina. Ma la testolina è nascosta dalle auto parcheggiate e il tratto di marciapiede non è molto frequentato. Non ci sono negozi. Qualcuno pensa che ci sia la mamma o un nonno nei paraggi che la controlla. E forse non ci fa caso. Fatto sta che la bimba, al freddo e senza nessuno che le tenesse la manina, riesce a percorrere circa 270 metri in solitudine fino ad arrivare davanti alla stazione della metro A Battistini. Poteva essere investita, poteva finire chissà dove. A quell'età non può essersi resa conto del pericolo che stava correndo. Davanti alla metro, scoppia il panico. «Correte, c'è una bimba sola», ha urlato una signora dell'Est con la voce tremolante. L'ingresso della metropolitana spesso è presidiato dai militari, ma in quel momento erano sotto. A quel punto, sentite le grida uno dei uomini in divisa è corso su. E si è trovato davanti una scena a cui non poteva credere. La bimba è stata presa al volo e subito portata sotto nella stazione, al sicuro. Ginevra non parlava, a stento riusciva a dire il suo nome. Sono stati attimi lunghissimi. Poi, l'arrivo della maestra che l'ha riabbracciata. Forse il momento più bello della sua vita, di quelli che non dimenticherà mai. Dopo pochi minuti sul posto sono arrivate anche le volanti della polizia. Nel frattempo, la scuola aveva avvisato i genitori che sotto choc hanno chiamato i nonni per andarla a prenderla di corsa. Ma come era potuto accadere? All'asilo privato Il giardino dell'infanzia di via Cardinale Massimi è l'ora del pranzo.

LE URLA

Nel momento della concitazione dei preparativi, Ginevra sfrutta una porta rimasta socchiusa, che dà in un cortile interno dove sono parcheggiate delle auto. Da lì sgattaiola via, nessuna delle educatrici presenti ci fa caso. Dalle testimonianze raccolte, sarebbero passati circa 30 minuti tra la fuga della bimba e il momento in cui una delle maestre si accorge della sua assenza. Una tirocinante corre fuori, urla il nome della bimba, chiede in giro e d'istinto si dirige verso via Battistini. Forse perché la strada è in discesa. Correndo, incontra qualche passante che sostiene di aver incrociato la piccola. Alla fine arriva sul piazzale della metro, a due passi dove nel maggio 2015 la filippina Corazon Abordo Perez fu investita e uccisa da un'auto guidata a tutta velocità da un rom. La maestra non sa che nel frattempo Ginevra è già al sicuro. Quando entra in stazione, la trova frastornata. Ha pianto e bevuto acqua, ma è tranquilla. Aspetta che arrivino i nonni. Che da lì a poco andranno via con la bimba ben stretta tra le braccia. Scortati dalla polizia.
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Il Messaggero