Si contano i voti persi in due anni, tanti. Tantissimi. Troppi: 17 mila nel III municipio e 13 mila nell'VIII. Si ragiona anche su un altro aspetto: l'elettorato grillino...
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LE RIUNIONI
Sono due giorni che Raggi riunisce tutti - maggioranza e assessori - per cercare di mettere in campo azioni «concrete e tangibili» per dare un segnale ai territori che soffrono. Risposte più che altro sui servizi primari che fanno acqua da tutte le parti: rifiuti e cura del verde, manutenzione degli edifici scolastici e trasporti. E poi i lavori pubblici, le buche, immancabili.
L'assestamento di bilancio, che sta curando in questi giorni l'assessore Gianni Lemetti facendosi largo tra gli spazi di manovra e gli uffici che non sanno spendere, può e deve essere il punto da cui ripartire, per rialzare la testa, per tornare ad aprire cantieri e dire «fatto», per rispondere alle critiche con una serie di interventi già approvati e pronti presto a partire.
Sabato, in gran segreto o di sicuro senza squilli di tromba, Raggi ha incontrato i consiglieri di maggioranza per mettere a punto un cronoprogramma 2018-19.
La sindaca ha messo su un foglio, settore per settore, cosa si può fare di concreto e con una certa velocità in giro per la Capitale.
L'argomento è stato poi ripassato e sviscerato ieri pomeriggio durante una giunta fiume informale. Cioè una riunione con gli assessori senza delibere da approvare, ma solo sui temi da mettere a fuoco. L'assestamento di bilancio diventa così un'occasione, o forse uno scoglio a cui aggrapparsi, per dare una scossa. Per gettarsi alle spalle le notizie non proprio fantastiche di queste due ultime settimane: l'inchiesta sullo stadio, l'arresto di Luca Lanzalone, l'indagine ai danni del capogruppo Paolo Ferrara, il progetto Tor di Valle (unica vera opera da vendersi, nel bene o nel male all'esterno) che adesso sta scivolando su un binario morto.
IL TIMORE
In Comune, in questi giorni densi di attesa, il rischio «delle sabbie mobili» c'è ed è presente a molti. Anche perché la narrazione «contro» di questi ultimi due anni sta svanendo. Il contro gli altri colpiti dalle inchieste e il contro il governo nemico che ci boicotta sono argomenti ormai impraticabili. Tanto che la consueta battaglia sui social dei consiglieri in questi ultimi tempi ha preso un diverso andazzo strategico: stiamo facendo, stiamo intervenendo, stiamo lavorando. Sullo sfondo questo calo dei consensi che non aiuta, con la sindaca che prova a tornare tra la gente. Ecco perché oggi il via libera alla mozione anti via Almirante sortirà un effetto da balsamo sulle ferite.
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Il Messaggero