Roma, il gip: «Allarme sociale» per i baby bulli dell'Appio

Roma, il gip: «Allarme sociale» per i baby bulli dell'Appio
Nonostante la giovane età, hanno avuto una disinvoltura disarmante «nell'assumere condotte violente e di sopraffazione nei confronti delle vittime, tutte...

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Nonostante la giovane età, hanno avuto una disinvoltura disarmante «nell'assumere condotte violente e di sopraffazione nei confronti delle vittime, tutte extracomunitarie». Un dettaglio che porta gli inquirenti a pensare a un «particolare allarme sociale», visto che gli indagati hanno scelto di accanirsi «nei confronti dei soggetti più deboli, perché meno integrati sul territorio per la scarsa conoscenza della lingua e delle leggi italiane». Nell'ordinanza che dispone i domiciliari per i 12 baby rapinatori che, tra il 17 e il 22 gennaio, hanno seminato il panico tra i minimarket e i centri estetici di stranieri tra i quartieri Appio e Tuscolano, il gip usa parole pesanti.


Nove indagati sono minorenni, il più grande ha 19 anni. Il loro luogo di ritrovo era una sala giochi in via Arco di Travertino. Per il gip Rosalba Liso, che ha accolto la richiesta del pm Luigi Bianco e ha confermato la misura a carico di tre maggiorenni, tutte le aggressioni sono state connotate «da particolare gravità». Sfondavano le porte dei locali e rubavano merce e soldi, accontentandosi di racimolare bottini miseri, da poche centinaia di euro. Picchiavano i gestori dei negozi e li minacciavano con cattiveria «avvalendosi della forza intimidatoria derivante dall'elevato numero di componenti della banda, tale da ingenerare il timore di aggressione fisica». Nell'ordinanza si legge che i ragazzi devono essere sottoposti a misura cautelare perché c'è un «pericolo concreto e attuale di reiterazione della condotta». I baby rapinatori hanno infatti dimostrato «particolare arroganza, scegliendo soggetti che per un deficit di conoscenza delle leggi italiane sono maggiormente sottoposti al sopruso». Gli indagati hanno agito con «durevole risoluzione criminosa». Erano determinati: in un solo giorno hanno commesso addirittura tre colpi. In un caso, come scrive il gip del Tribunale dei minori, Paola Manfredonia, hanno rubato biscotti e cioccolatini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero