Roma, autisti Atac donano il sangue il 31 dicembre: la scusa per evitare gli straordinari notturni

Roma, autisti Atac donano il sangue il 31 dicembre: la scusa per evitare gli straordinari notturni
A Natale, si sa, siamo tutti più buoni. Ma alcuni macchinisti dell'Atac, quanto a generosità, quest'anno hanno deciso di fare gli straordinari. Da qualche...

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A Natale, si sa, siamo tutti più buoni. Ma alcuni macchinisti dell'Atac, quanto a generosità, quest'anno hanno deciso di fare gli straordinari. Da qualche giorno infatti è partita una nobile corsa a prenotare una seduta in ospedale per donare il sangue. Piccolo particolare: le prenotazioni sono fissate per la mattina del 31 dicembre. Ecco perché nella sede di via Prenestina qualcuno - che anche a Natale, a essere buono, proprio non ci riesce - già maligna: non sarà che il bel gesto di questi conducenti è in realtà un escamotage per evitare di venire inseriti nei turni speciali di Capodanno?


GLI ATTESTATI
Una cosa è certa: negli uffici del Personale, negli ultimi giorni, stanno iniziando ad arrivare una serie di comunicazioni di dipendenti che vogliono donare il sangue l'ultimo dell'anno. In questo modo sarebbe impossibile, per l'azienda, prolungare i loro turni per garantire l'apertura della metropolitana fino alle 3 di notte, in modo da assicurare alle centinaia di migliaia di romani che saranno in giro per la città di rincasare con i mezzi pubblici. Un servizio che quest'anno è fondamentale per la mobilità cittadina, dato che il Comune ha deciso di organizzare 4 concerti in periferia, proprio ai capolinea delle linee A e B (Battistini, Anagnina, Laurentina e Rebibbia).

ORARIO A RISCHIO
Garantire le corse fino alle 3 però non sarà facile. Dato che il 31 dicembre è un venerdì, i turni dei macchinisti al momento sono programmati, in via ordinaria, solo fino all'1 di notte. E per prolungare l'orario bisogna trovare 24 macchinisti disponibili a lavorare come volontari a straordinario. Un'impresa non facile, dato che da mesi in Atac va avanti uno scontro frontale tra conducenti e dirigenza. In queste ore l'azienda è al lavoro per istituire un bonus da garantire ai volontari. Ma potrebbe non bastare. Lo scorso anno, nonostante il gettone extra, si presentarono nelle cabine di guida solo 7 conducenti sui 24 necessari. E furono proprio i 17 turni lasciati scoperti a causare i ritardi monstre. Il rischio insomma è che si ripetano i disservizi dello scorso anno, quando la metro A rimase ferma per 30 minuti, con rallentamenti a singhiozzo proprio durante il prolungamento straordinario dell'orario, dalle 23.30 fino alle 2.30 di notte.
Da allora la situazione in azienda non è migliorata. I macchinisti continuano a bloccare la metro a ogni sciopero in calendario, anche quando a convocare la protesta sono sindacati minuscoli. Protestano per la riforma del salario accessorio, che ha agganciato alcune indennità che prima finivano in busta paga in automatico e che ora invece sono legate alla produttività e all'effettiva presenza in servizio. Ma lamentano anche l'abolizione della “riservata”, il trenino dedicato solo ai dipendenti, che fino a luglio li portava sul posto di lavoro. Nelle ultime ore poi sta montando una polemica sulla tredicesima. Con la “pasionaria” degli autisti, Micaela Quintavalle che denuncia: «Non ci hanno ancora pagato le tredicesime, anche se il 20 dicembre è passato». Ma da Atac replicano che le tredicesime, insieme allo stipendio di dicembre, sono sempre state pagate intorno al 22-23 del mese.

VERTICE IN CAMPIDOGLIO

Questo è il clima che trova nella partecipata dei trasporti capitolini il nuovo amministratore unico, Armando Brandolese, che ieri aveva in programma un incontro con il commissario prefettizio di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca. Nel quartier generale di via Prenestina però, il nuovo super-manager venuto dal Politecnico di Milano, non si è ancora recato. La riunione con i dirigenti è stata spostata a oggi.
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Il Messaggero