Pollice verso per raccolta rifiuti, pulizia della città e trasporto pubblico. Rating positivo per gli asili nido. Valutazione in calo ma sopra la sufficienza per la cura...
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È l'igiene urbana la nota più dolente tra le note dolenti che emergono dal dossier. Il trend negativo del giudizio non conosce sosta negli ultimi anni. Raccolta rifiuti: il voto assegnato dai romani nel 2017 è stato 3,7 in calo dal 4,2 del 2016. Spazzamento e lavaggio strade: 3,2 in pagella, contro il 3,3 dello scorso anno. «La città è meno pulita» e «i cittadini vedono e giudicano i cassonetti stracolmi di immondizia ai bordi delle strade», registra l'authority. Impasse che deriva dalla «debolezza dell'impiantistica» e dalla «scarsa autonomia nelle fasi conclusive del ciclo che espone la città a problemi e disservizi». Con buona pace di pulizia e decoro.
GLI AMBITI
Discorso simile per la mobilità. I romani nel 2017 hanno espresso un voto al di sotto della sufficienza sull'intero comparto del trasporto pubblico. Il servizio di bus e tram ottiene un 4,3 in pagella. E da due anni il giudizio negativo ha interessato anche la metropolitana (5,7 nel 2017) e per la prima volta i taxi (5,9). Sotto la sufficienza anche le strisce blu (4,9). I motivi? «Drastico calo degli investimenti in Atac», età media di bus e tram che aumenta con conseguente aumento di guasti e corse perse, nonché «disfunzioni organizzative» come la mancanza di personale sulle metro che ha fatto sfumare quasi una corsa su tre. Note stonate anche dal verde pubblico: valutato appena sopra la sufficienza, secondo l'agenzia «il patrimonio non sempre è stato curato e gestito adeguatamente». Il settore paga la diminuzione di risorse finanziarie. Il servizio idrico integrato, invece, «è tra quelli che riscuotono il maggior apprezzamento da parte dei cittadini».
Il voto che i romani hanno dato ai servizi culturali resta alto, ma è sceso dal 7,6 del 2016 al 7,2 del 2017. Il punteggio più alto è stato assegnato al Palaexpo, (7,6), seguito da Auditorium (7,5), Musei Comunali (7,3), Biblioteche (6,9) e Bioparco (6,8). Infine gli asili nido (voto 6,2). L'authority riconosce un'offerta «di buona qualità» e «a costi inferiori rispetto a quelli della media nazionale», pur nel contesto di un aumento tariffario. «Conoscere per agire è il motto con cui l'agenzia ha impostato il suo nuovo metodo di lavoro - conclude Sgandurra - L'unico antidoto all'ottusità improduttiva di certe scelte politico-amministrative, è la conoscenza concreta delle criticità, la loro analisi indipendente e trasparente».
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Il Messaggero