Roma, aggressioni e atti vandalici sul bus, identificata baby gang: il più piccolo ha 10 anni

Si divertivano ad azionare gli estintori o infrangere i finestrini, qualche volta invece lasciavano la loro «firma» sui sedili e i poggiamano. La baby gang di vandali...

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Si divertivano ad azionare gli estintori o infrangere i finestrini, qualche volta invece lasciavano la loro «firma» sui sedili e i poggiamano. La baby gang di vandali sugli autobus della periferia di Roma è stata scoperta dagli agenti del commissariato Casilino: due tredicenni ed un ragazzino addirittura di 10 anni, immortalati dalle telecamere installate sugli autobus per capire chi era l'autore di tredici atti vandalici a bordo dei mezzi nella zona di Tor Bella Monaca, quartiere alla periferia est di Roma.


L'inchiesta è partita in seguito alle continue segnalazioni di vetri frantumati o di graffiti su pareti e sedili degli autobus. I poliziotti, in collaborazione con l'Atac - la municipalizzata per i trasporti nella Capitale - hanno così verificato le immagini delle telecamere installate sui mezzi pubblici che attraversano i quadranti più a rischio di Roma scoprendo i tre ragazzini all'opera. Nelle immagini si vede un ragazzino, coperto con un cappuccio, allontanarsi per prendere un estintore ed azionarlo, riempiendo di fumo la vettura. Nello stesso filmato, i due amici si divertono ad imbrattare le pareti del bus, per poi scappare alla prima fermata utile. Bravate che ora potrebbero costargli caro, tanto che sul caso è arrivata in Procura un'informativa per definire le responsabilità dei genitori dei ragazzi coinvolti.


L'Atac, intanto, ha annunciato la volontà di costituirsi parte civile nel procedimento a carico della baby gang. «Siamo grati alle forze dell'ordine - le parole del direttore generale, Marco Rettighieri - che con quest'operazione hanno restituito sicurezza a diverse linee del trasporto pubblico, consentendoci di svolgere nuovamente con regolarità il servizio. L'azienda si costituirà parte civile nel procedimento a carico di questi giovani vandali. Speriamo che ciò serva a ricordare a tutti che non saranno tollerati comportamenti anti sociali che finiscono col ledere il diritto alla mobilità dei cittadini provocando inoltre danni economici al patrimonio pubblico».
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Il Messaggero