Si divertivano ad azionare gli estintori o infrangere i finestrini, qualche volta invece lasciavano la loro «firma» sui sedili e i poggiamano. La baby gang di vandali...
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L'inchiesta è partita in seguito alle continue segnalazioni di vetri frantumati o di graffiti su pareti e sedili degli autobus. I poliziotti, in collaborazione con l'Atac - la municipalizzata per i trasporti nella Capitale - hanno così verificato le immagini delle telecamere installate sui mezzi pubblici che attraversano i quadranti più a rischio di Roma scoprendo i tre ragazzini all'opera. Nelle immagini si vede un ragazzino, coperto con un cappuccio, allontanarsi per prendere un estintore ed azionarlo, riempiendo di fumo la vettura. Nello stesso filmato, i due amici si divertono ad imbrattare le pareti del bus, per poi scappare alla prima fermata utile. Bravate che ora potrebbero costargli caro, tanto che sul caso è arrivata in Procura un'informativa per definire le responsabilità dei genitori dei ragazzi coinvolti.
L'Atac, intanto, ha annunciato la volontà di costituirsi parte civile nel procedimento a carico della baby gang. «Siamo grati alle forze dell'ordine - le parole del direttore generale, Marco Rettighieri - che con quest'operazione hanno restituito sicurezza a diverse linee del trasporto pubblico, consentendoci di svolgere nuovamente con regolarità il servizio. L'azienda si costituirà parte civile nel procedimento a carico di questi giovani vandali. Speriamo che ciò serva a ricordare a tutti che non saranno tollerati comportamenti anti sociali che finiscono col ledere il diritto alla mobilità dei cittadini provocando inoltre danni economici al patrimonio pubblico». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero