Roma, 22 arresti per corruzione: ci sono funzionari Pa

Roma, 22 arresti per corruzione: ci sono funzionari Pa
Corruzione e concussione. Questi i reati che vengono contestati a 28 persone, funzionari di municipi e Asl, imprenditori e professionisti nei cui confronti la Procura di Roma ha...

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Corruzione e concussione. Questi i reati che vengono contestati a 28 persone, funzionari di municipi e Asl, imprenditori e professionisti nei cui confronti la Procura di Roma ha emesso misure cautelari. Ventidue di loro sono in stato di arresto (ecco i nomi). A eseguire l'operazione sono i finanzieri del Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza di Roma.




La corruzione e il malaffare a Roma non erano solo appannaggio di Carminati & Co dunque. Le persone arrestate sono accusate di aver intascato mazzette da imprenditori per istruire pratiche edilizie, chiudere un occhio su controlli sulla sicurezza nei cantieri o dare il via libera all'allacciamento con la fogna in un cantiere. «Pozzi senza fine», li definiscono in una intercettazione due imprenditori che elargivano bustarelle e mazzette fino a 8.500 euro.



A finire in manette, su richiesta del gip della Capitale, funzionari dell'ufficio tecnico dei municipi XIII e XIV (nella zona nord-ovest di Roma) e della Asl Rm E (sospesi dal servizio della Regione). Una corruzione diffusa e «preventiva» in base alla quale un imprenditore doveva "necessariament" rivolgersi. Gli imprenditori foraggiavano anche il responsabile dell'ufficio tecnico della rete fognaria che suggeriva all'impresa di turno la ditta giusta cui rivolgersi e dalla quale prendeva poi la tangente. A finire nell'indagine anche un ispettore dello Spresal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) della Asl che in cambio di soldi evitava di riscontrare irregolarità nei cantieri o il mancato rispetto delle normative sulla sicurezza.



In totale il gip del tribunale di Roma, Anna Maria Gavoni, ha chiesto provvedimenti restrittivi per 28 persone di cui 6 in carcere, 16 ai domiciliari e 6 con obbligo di presentazione alla polizia.



«Le indagini hanno svelato una realtà illecita diffusa - ha detto il procuratore aggiunto Francesco Caporale - che potrebbe estendersi anche ad altri Municipi della capitale». Dalle intercettazioni allegate all'ordinanza di custodia emerge l'alto tasso di illegalità che gli uomini della guardia di Finanza hanno portato alla luce. In un colloquio due imprenditori edili che raccontano di un'ispezione da parte di un funzionario della Asl Roma E che viene definito «corrotto» e per il quale uno dei due imprenditori ha dovuto sborsare 8 mila e 500 euro per rinnovare le pratiche della sicurezza.



«Qui mi è venuto un ispettore, un altro venduto corrotto di merda dell'Asl - racconta al telefono uno dei due imprenditori -. Sai che ho fatto? Ho preparato la mia busta, mi è costato 8 mila e 500 euro per rifare il rinnovo di tutte quante le pratiche».



In un'altra intercettazione un rappresentante di una cooperativa chiama un funzionario del XIV municipio per ottenere un «fine lavori» per un fabbricato. Nel corso della discussione l'imprenditore afferma di essere «stanco» del comportamento dei «colleghi e superiori del funzionario interlocutore» sostenendo che per gli allacci per la fogna ha dovuto sborsare «1.500 euro cadauno...120 mila euro si so presi de sordi...capito!». E il funzionario corrotto chiosa: «che schifo! Mi fai venire la pelle d'oca».
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Il Messaggero