Carro funebre abbandonato con una bara all'interno: risolto il giallo della Banditella

Carro funebre abbandonato con una bara all'interno: risolto il giallo della Banditella
Tutti lo sapevano, ma nessuno ha mai avuto la voglia - o il coraggio - di chiedere spiegazioni al proprietario: da una decina d’anni fa bella mostra di sé un carro...

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Tutti lo sapevano, ma nessuno ha mai avuto la voglia - o il coraggio - di chiedere spiegazioni al proprietario: da una decina d’anni fa bella mostra di sé un carro funebre d’epoca, con tanto di bara all’interno, nella zona Banditella di Ardea, in una traversa di via Pavia non lontano dall’isola ecologica.


Ormai i residenti della zona, sorta negli anni sessanta e stretta tra via Laurentina e via Pratica di Mare, si erano abituati a quell’immagine macabra passando con l’auto, mentre era enorme lo stupore di chi, vedendo per la prima volta un carro funebre parcheggiato a ridosso della strada, a dire il vero un po’ malconcio, con una bara in vista, si domandava: ci sarà una salma all’interno?
 

Se lo sono chiesto anche i carabinieri di Anzio che, ricevuta la segnalazione, hanno deciso di effettuare un sopralluogo per svelare il mistero e aprire la bara. All’interno non c’è nulla. Resta una domanda: perché parcheggiare un carro funebre a ridosso di una strada  pubblica e lasciarlo lì per oltre un decennio? La risposta è arrivata dal proprietario del terreno su cui è parcheggiato il carro funebre, convocato in caserma per fornire spiegazioni. L’uomo avrebbe riferito ai militari di aver acquistato tempo fa la vettura con l’intenzione di restaurarla e, chissà, magari impiegarla in qualche attività “alternativa”, ad esempio, nel campo cinematografico dove questo tipo di carri è richiestissimo. Il tempo però è passato e il proposito di restaurare l’automezzo è finito in secondo piano.


I carabinieri hanno invitato l’uomo a spostare il carro funebre in una posizione meno visibile, una questione di decoro. Anche perché, sebbene si tratti di una vettura su un terreno privato e recintato, è considerata un rifiuto speciale e come tale andrebbe smaltito secondo legge, per non incorrere in un futuro in sanzioni o denunce. Negli scorsi anni il Comune aveva provveduto a effettuare bonifiche di rifiuti speciali presenti sui terreni privati della Banditella, ma gli era forse sfuggito quel carro funebre. Nel 2010 il comitato di residenti aveva scritto al Comune di Ardea invitandolo ad accertare quella macabra presenza, non certo un biglietto da visita edificante per un quartiere che sta cercando di riscattarsi dall’idea di quartiere dormitorio. Lettera finora rimasta senza risposta.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero