"Anna Frank è del Da Vinci", scritta antisemita davanti liceo di Maccarese. La preside: «Solita frase orribile»

"Anna Frank è del Da Vinci", scritta antisemita davanti liceo di Maccarese. La preside: «Solita frase orribile»
Dagli ultras alle tifoserie scolastiche. Una scritta antisemita è comparsa nei giorni scorsi davanti una scuola di Maccarese, borgo nel comune di Fiumicino. «Lo sai...

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Dagli ultras alle tifoserie scolastiche. Una scritta antisemita è comparsa nei giorni scorsi davanti una scuola di Maccarese, borgo nel comune di Fiumicino. «Lo sai che Anna Frank è del Da Vinci?», il testo impresso su un cartellone pubblicitario proprio davanti l'istituto.


Tifo xenofobo, a Roma il nome di "Anna Frank" usato come insulto da stadio

La replica è arrivata dalla preside del liceo, attraverso una lettera, pubblicata anche sul sito della scuola, dal titolo «La solita orribile frase». Lo scrive Antonella Maucioni dirigente scolastico dell'Iis Leonardo da Vinci di Maccarese a Fiumicino sul sito della scuola.

«Di volta in volta questa adolescente dal volto sorridente e dallo sguardo vivido e intelligente, travolta e stroncata da eventi tragici tanto più grandi di lei e diventata simbolo del dolore, dell'annientamento dell'altro, del genocidio - scrive la dirigente -, diviene per opera degli ignoranti razzisti di turno proprietà "di qualcuno". Come se affermare che una ragazza vittima della Shoah appartiene a una scuola, a una squadra, a un quartiere fosse una forma di spregio e dileggio di quell'Istituto, di quella squadra, di quel quartiere. È solo, invece, ignoranza e barbarie. Niente altro che questo che lascia però in bocca l'amaro sapore della violenza».


«Da molti anni la nostra scuola, insieme a tante altre, si occupa di memoria testimoniando con l'impegno quotidiano quanto sia necessario far conoscere la Shoah come nodo irrinunciabile della storia del '900 e fornire su questa immane tragedia una visione critica ai nostri studenti per aiutarli a comprendere quale era esattamente il progetto che il nazifascismo aveva in mente, quale era l'idea del mondo che esso proponeva. Era un progetto terribile e mostruoso che intendeva cancellare gli oppositori politici, i comunisti, gli zingari, gli omosessuali, i malati di mente e gli ebrei colpevoli solo di esistere. La Shoah diviene così un paradigma dell'annientamento dell'altro, del diverso e conoscerla significa, oltre che sapere quello che è avvenuto nei campi della morte, divenire consapevoli che certe situazioni possono ripetersi, forse non identiche a sè stesse, ma con risultati altrettanto devastanti>.


E divampa la pomeica politica. «Una lettera profonda ed emozionante, una lezione per tutti, soprattutto per i negazionisti che usano la Storia a loro piacimento, inseguendo derive ideologiche che offendono la Memoria di milioni di persone che hanno perso la vita nella più grande tragedia dell'umanità». Il segretario del Pd Lazio, senatore Bruno Astorre, commenta così la lettera scritta dalla dirigente scolastica dell'Istituto Leonardo Da Vinci di Maccarese, Antonella Maucioni.


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Il Messaggero