Pecore, capre, cavalli e asini che brucano e rumoreggiano sotto le finestre delle case, notte e giorno. Non succede in aperta campagna ma in via Sbricoli, zona Corviale,...
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Pecore, capre, cavalli e asini che brucano e rumoreggiano sotto le finestre delle case, notte e giorno. Non succede in aperta campagna ma in via Sbricoli, zona Corviale, quartiere Portuense. L'area sotto le loro palazzine, spiegano i residenti, affaccia su un'area «adibita a pascolo abusivo. Percorrendo via Mazzacurati, si può scorgere una specie di stalla all’aperto ove staziona una mini mandria di cavalli; talvolta gli animali sconfinano sulla strada. È come se qualcuno ritenesse di disporre di questo pezzo di periferia romana come se fosse una sorta di steppa libera da utilizzare a proprio piacimento, con arroganza e disprezzo dei diritti degli abitanti».
Nell'area, strutture precarie fatiscenti, animali che brucano tra rifiuti, metallo, plastica e calcinacci sparsi. Gli abitanti si sono rivolti due volte alla polizia municipale senza risultati. Importante: l’area in questione sarebbe in teoria destinata a “verde pubblico o privato” secondo il piano regolatore. «Siamo consapevoli che il verde del quartiere che circonda le nostre palazzine non è Villa Borghese, ma abbiamo anche noi diritto ad un minimo di quiete e di civiltà - spiegano gli abitanti - Si parla tanto di recupero delle periferie, di piani, di stanziamenti. Ma la prima cosa che porta ad un netto miglioramento della qualità della vita è il rispetto delle regole, la legalità; e questo è compito delle autorità preposte, che talvolta sonnecchiano o peggio». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero