Agenti aggrediti da detenuto che tenta la fuga dal reparto per malati psichiatrici del Pertini

Agenti aggrediti da detenuto che tenta la fuga dal reparto per malati psichiatrici del Pertini
Ancora un tentativo di fuga da parte di un detenuto durante il trasferimento nel reparto protetto dell’ospedale Sandro Pertini. Questa volta il personale della Polizia...

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Ancora un tentativo di fuga da parte di un detenuto durante il trasferimento nel reparto protetto dell’ospedale Sandro Pertini. Questa volta il personale della Polizia penitenziaria è riuscito a bloccarlo e a evitare l’evasione. A tentare la fuga un uomo con gravi disturbi psichiatrici, già in passato protagonista di atti autolesionistici. Lo straniero, dell’Est europeo, ha chiesto di andare in bagno e al momento di uscirne ha aggredito la scorta, che è rimasta lievemente ferita.

 

A denunciare l’accaduto è l’Uspp, l’Unione dei sindacati di polizia penitenziaria che da mesi ormai segnala, non solo le pecche nel sistema sicurezza, ma anche la situazione drammatica che impone la gestione di soggetti con problemi psichiatrici. “Si tratta di persone che una volta erano destinate alla cura in strutture psichiatriche giudiziarie -  affermano dalla segreteria generale Uspp -, strutture che dal 2014 sono state chiuse e sostituite dalle Rems, residenze per l’esecuzione di misure di sicurezza, gravemente insufficienti per posti disponibili a ospitare tutti coloro che ne hanno bisogno e che, ricordiamo, sono soggetti socialmente pericolosi. Persone che dovrebbero avere risorse specifiche e specializzate nella loro gestione. Esprimiamo solidarietà al personale di Polizia Penitenziaria che è riuscito nella totale difficoltà a evitare questa fuga pur subendo lievi feriti per l’aggressione subita”.

 

Gli agenti, pur rimasti feriti in modo lieve, infatti, riuscivano a bloccare la fuga, continuando a mantenere la degenza nonostante il comportamento avuto.


Il servizio è stato riportato alla normalità aumentando il personale preposto alla sua vigilanza al fine di prevenire ulteriori criticità.

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Il Messaggero