Abusivi, morosi o semplicemente privilegiati. Sono questi gli inquilini delle case del Comune di Roma, affittate a prezzi stracciati su cui vuol far luce il commissario...
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I primi dati fotografano quasi il 50% di contratti scaduti, procedure di sfratti in corso, abusivi non ancora accertati e utenti per cui è in corso la verifica dei requisiti. Un'ampia «zona grigia», insomma, che emerge dall'esame di 574 immobili in centro. Se si considera l'altra metà degli alloggi di proprietà del Comune, il 18,5% degli alloggi è «allocato a inquilini muniti di contratto. In questa categoria vanno, tuttavia, compresi anche i contratti con canone irrisorio e i casi di morosità». Gli abusivi «accertati sono il 16,2%», mentre gli inquilini «in attesa di stipula di contratto, nei confronti dei quali è stata già accertata la sussistenza dei requisiti il 15,7%».
Ma a Palazzo Senatorio vogliono vederci chiaro anche su eventuali responsabilità interne. Con l'individuazione dei dirigenti che si sono succeduti nella gestione del patrimonio e che hanno stipulato i contratti o magari hanno omesso l'aggiornamento dei canoni. Tra i casi più eclatanti già emersi ci sono: un alloggio nel rinomato Borgo Pio affittato a poco più di 10 euro al mese; un altro situato nel centralissimo corso Vittorio Emanuele, dato a 24 euro; un appartamento con vista Fori Imperiali, per cui si pagano soli 23 euro mensili; e un quarto, addirittura in via del Colosseo, concesso per pochi euro in più.
Ma i casi sono tantissimi e spaziano dai locali alle abitazioni, in pieno centro come pure in estrema periferia.
L'analisi dei dati sulla situazione degli affitti di immobili del Comune di Roma, fa sapere il Campidoglio, «consentirà ai Dipartimenti interessati e alla Segreteria Generale di avviare tempestivamente le procedure necessarie per l'aggiornamento dei canoni, per la verifica dei requisiti e degli abusi (compresi i casi di subaffitto), per attivare le eventuali operazioni di sfratto, in raccordo con l'Avvocatura capitolina, e per ulteriori azioni di accertamento delle responsabilità dirigenziali». Completata in particolare la mappatura immobiliare del I Municipio, è in corso una seconda fase, più complessa, di incrocio dei dati su tutte le proprietà comunali al momento censite. Il Commissario Straordinario ha disposto che l'opera di censimento avvenga, anche con riscontri sul campo. In contemporanea, una parte della Segreteria Tecnica, continuerà la mappatura sugli altri Municipi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero