Roma, in 5mila al corteo contro i decreti sicurezza

Roma, in 5mila al corteo contro i decreti sicurezza
«Non sono decreti sicurezza, ma leggi razziali. Vanno chiamate con il loro nome e devono essere abolite». Lo hanno gridano manifestanti che questo pomeriggio hanno...

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«Non sono decreti sicurezza, ma leggi razziali. Vanno chiamate con il loro nome e devono essere abolite». Lo hanno gridano manifestanti che questo pomeriggio hanno partecipato a Roma al corteo in occasione della mobilitazione nazionale contro i decreti sicurezza introdotti su spinta dell'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Ed è proprio il leader della Lega il principale bersaglio dei manifestanti che però non perdono l'occasione per contestare anche l'attuale esecutivo al grido di «Non c'è un governo amico».


Nonostante questo l'appello che arriva dalla piazza è per abolire «delle leggi infami frutto di uno slittamento a destra avvenuto nel paese negli ultimi anni». Anni fatti di «rigurgiti di fascismo e antisemitismo».

Presente anche una folta delegazione delegazione della comunità cilena, scesa in piazza per sostenere i connazionali in mobilitazione nel loro paese ormai da tre settimane. Partita poco dopo le 15 da piazza della Repubblica, la manifestazione si è conclusa in piazza della Repubblica. A scortare il corteo, a cui hanno preso parte circa cinquemila persone, due blindati della Polizia e numerosi agenti.
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Il Messaggero