Un disastro ecologico che aveva tenuto la Capitale con il fiato sospeso: una nube tossica, sprigionata dal rogo di un’azienda di recupero di rifiuti speciali, era partita da...
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Del caso si è occupata anche la Commissione parlamentare sugli ecoreati. Durante la sua testimonianza, il manager della EcoX, poi deceduto, Salvatore Guglielmino, aveva sostenuto che Buongiovanni fosse semplicemente un prestanome e aveva anche aggiunto che, in realtà, a gestire tutto l’impianto era sempre la EcoX. Dagli accertamenti è anche emerso che in tanti, ben prima del rogo, sapevano della situazione estremamente critica in cui versava l’azienda. Ma nel fascicolo non ci sono mai stati altri indagati oltre a Buongiovanni, considerato dagli inquirenti l’unico responsabile del disastro. Un aspetto su cui da tempo sta dando battaglia l’avvocato Francesco Falco, uno dei legali di parte civile.
Nel maggio di tre anni fa, quando le fiamme avevano ormai divorato lo stabilimento, una fitta coltre di fumo nero si era levata da un capannone contenente scarti industriali e materiali ferrosi.
Il Messaggero