Rocca di Papa, strage di anziani per il virus: isolata la casa di cura San Raffaele

La casa di cura San Raffaele a Rocca di Papa
Coronavirus: una strage di anziani silenziosa e la Casa di Cura San Raffaele di Rocca di Papa sarà una zona rossa. A causa dell’infezione da Covid19 solo ieri nel...

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Coronavirus: una strage di anziani silenziosa e la Casa di Cura San Raffaele di Rocca di Papa sarà una zona rossa. A causa dell’infezione da Covid19 solo ieri nel territorio dell’Asl Roma 6 si sono contati 8 morti di cui 3 donne. I deceduti avevano un età che va dai 58 ai 96 anni, tutti con patologie preesistenti. I nuovi casi positivi sono stati 64, uno dei numeri più alti registrato dall’inizio di questa terribile pandemia. Salute Lazio, sito online della Regione, ha ufficialmente scritto che «la maggior parte dei casi è riferibile alla Casa di cura San Raffaele di Rocca di Papa su cui è in corso un audit». Veronica Cimino, vicesindaco reggente di Rocca di Papa ha comunicato che «nella Casa di Cura San Raffaele i casi totali di positivi al Coronavirus sono saliti a 74. In queste ore è attivo il coordinamento tra il Prefetto, l’Amministrazione Comunale, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica e l’Unità di Crisi Regionale per la messa in campo di misure più restrittive atte a circoscrivere il contagio all’interno della casa di cura».

In pratica verrà istituita una zona rossa per isolare la struttura dal resto della città. Oggi il camper della Asl effettuerà i tamponi a tutti gli operatori socio sanitari delle altre 13 strutture per anziani di Rocca di Papa. Le autorità per fermare le infezioni nelle case di riposo cercano di correre ai ripari e domani riaprirà l’ex ospedale di Genzano che ospiterà circa 40 posti letto per malati Covid 19. La notizia è stata data dal senatore Bruno Astorre, segretario regionale del Pd: «La Regione - ha dichiarato - si appresta ad organizzare una Rsa pubblica Covid 19 nell’ex ospedale di Genzano».

Proprio ieri i sindaci dei comuni di Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Lanuvio e Nemi, appartenenti al Distretto Socio-Sanitario 6.2, hanno inoltrato alla direzione generale dell’Asl Roma 6 la richiesta di attivare una Rsa pubblica sul territorio, in grado di accogliere anziani Covid-19 positivi. «I pazienti positivi al Corona virus - afferma Luigi Galieti, sindaco di Lanuvio - sono in gran parte ospiti delle Rsa e delle case per anziani. E’ necessario, quindi, fermare questa epidemia garantendo agli anziani cure appropriate, sicurezza e l’isolamento. Siamo conviti che con una Rsa pubblica è più affidabile e offre maggiori garanzie. Per questi motivi plaudiamo all’iniziativa della Regione di riaprire l’ex ospedale di Genzano». Attualmente nel territorio dei Castelli Romani esistono migliaia di pazienti ospiti delle Rsa che sono tutte private e convenzionate con il Servizio sanitario. Con l’apertura dell’ex ospedale di Genzano riconvertito a Rsa pubblica si vuole invertire la tendenza. Intanto i sindaci e i dirigenti dall’Asl Roma 6 sono impegnati 24 ore su 24 per bloccare l’epidemia nelle altre strutture per anziani. «A Villa delle Querce - afferma Alberto Bertucci, sindaco di Nemi - ci sono circa 700 posti in Rsa. I pazienti contagiati sono 8, di cui la maggior parte in via di guarigione. Stiamo attuando tutte le iniziative per fermare il contagio». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero