Ristoratore spacciava nel suo locale disposta l'ordinanza di chiusura

Ristoratore spacciava nel suo locale disposta l'ordinanza di chiusura
Spacciava cocaina e hashish nel suo ristorante a Civitavecchia e per questo era stato arrestato il 2 agosto scorso. Ora arriva il provvedimento di chiusura per 10 giorni del...

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Spacciava cocaina e hashish nel suo ristorante a Civitavecchia e per questo era stato arrestato il 2 agosto scorso. Ora arriva il provvedimento di chiusura per 10 giorni del locale. Il Questore di Roma, Carmine Esposito, esaminata la proposta presentata dal Commissariato  di Civitavecchia, ha disposto la sospensione della licenza, per 10 giorni, nei confronti del titolare del ristorante. Il provvedimento è stato adottato a seguito dell' intervento effettuato lo scorso 2 agosto, quando gli agenti del Commissariato di Viale della Vittoria, durante servizi di polizia giudiziaria e di polizia amministrativa, avevano arrestato, nella flagranza di reato per spaccio, il proprietario del locale trovato in possesso di 3 dosi di cocaina, già pronta per lo spaccio, nascosti nella tasca dei pantaloni, proprio mentre era intento a svolgere la propria attività lavorativa all'interno del locale. Ulteriori 8 grammi di hashish erano nascosti in un cassetto del registratore di cassa dell'esercizio commerciale, mentre, circa 1 kg. di cocaina e materiale utile al confezionamento, veniva sequestrato presso l'abitazione dell'uomo.

La sospensione della licenza trova fondamento nella circostanza che il locale rappresenta una base logistica per l'illecita attività messa in piedi dal titolare, trasformandolo facilmente in un ritrovo di pregiudicati e soggetti dediti all'uso ed al traffico di stupefacenti. In mattinata gli agenti del Commissariato di  Civitavecchia hanno notificato al titolare del ristorante l'ordinanza di chiusura ed apposto i sigilli al locale. La chiusura ha come obiettivo principale quello di preservare l'ordine pubblico, la moralità pubblica e la sicurezza dei cittadini, tutelando interessi ritenuti prioritari al fine di assicurare e garantire la serenità sociale.
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Il Messaggero