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«Mi scusi, devo apparecchiare i tavoli. Deve andarsene da qui». È bastata questa richiesta fatta da Francesco Saverio Ferretti, titolare 66enne del ristorante Geco di piazza Marconi, a scatenare l'ira di una 51enne senza fissa dimora dello Sri Lanka. La donna ha afferrato un coltello e una forchetta e si è avventata sul collo e sul viso della vittima. L'uomo è riuscito miracolosamente a schivare i fendenti rimanendo ferito ma di striscio. È successo poco prima delle 11 di mattina dello scorso mercoledì in piazza Guglielmo Marconi, nel quadrante sud della città. Ad allontanare la donna ed evitare il peggio l'intervento dei dipendenti e del figlio del titolare, Saverio: «La signora è qui da ormai un paio di anni e insieme ad altri clochard la notte dorme sotto i portici della piazza, ma da un po' di tempo è diventata aggressiva e nessuno fa nulla». Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia del commissariato Colombo e il 118 che ha trasportato d'urgenza, ma non in pericolo di vita, l'uomo al Sant'Eugenio. La 51enne è stata invece denunciata per tentato omicidio.
Turista palpeggiata in pieno giorno alla stazione Termini, fermato un clochard
LA FURIA
Si avvicinava l'ora di pranzo e i tavoli all'aperto del ristorante Geco, a pochi passi dall'obelisco di Marconi all'Eur, dovevano essere apparecchiati per l'arrivo dei clienti. «Mio padre era all'esterno, dove abbiamo alcuni tavoli, la signora si era messa lì e intralciava nel momento del lavoro», racconta Saverio, il figlio del titolare. «È stata dunque pregata di andare via - continua - e, forse in un momento di delirio, ha iniziato a strillare, imprecare.
L'EMERGENZA
La donna è conosciuta in zona dai commercianti che non sanno più come gestire i suoi scatti di rabbia. «Dava già segni di scompenso da tempo. Dorme sotto i portici ormai da due anni, non sappiamo più come gestirla», racconta Saverio. «Abitualmente ormai - prosegue - lancia i sassi ai passanti o sul nostro locale. Ha già rotto diverse sedie e i clienti sono spaventati. Noi capiamo che ha dei disagi ma così non si può andare avanti». «Gli altri senza tetto - spiega il figlio della vittima - che dormono sulla piazza sono tranquilli, li aiutiamo con il cibo o facendogli utilizzare i bagni del ristorante, ma con lei è impossibile, inveisce anche contro i volontari della croce rossa che le portano da mangiare». E nulla sembra fermare la 51enne, neanche la denuncia per tentato omicidio, «visto che dopo essere stata in caserma e aver dato i numeri anche lì è subito tornata sotto i portici». Leggi l'articolo completo suIl Messaggero