Roma, allarme della Asl: «Rifiuti vicino alle scuole, rischio invasione topi»

Roma, allarme della Asl: «Rifiuti vicino alle scuole, rischio invasione topi»
Come i roditori possono sgattaio- lare per le strade, tra i rifiuti non raccolti, allo stesso modo posso- no colonizzare intere scuole dal momento che l’immondizia non...

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Come i roditori possono sgattaio- lare per le strade, tra i rifiuti non raccolti, allo stesso modo posso- no colonizzare intere scuole dal momento che l’immondizia non ritirata troneggia da giorni all’in- gresso di molti istituti. Che fare al- lora per metterli al sicuro? Le campagne di monitoraggio e pre- venzione vengono affidate ai pre- sidi che vestiranno l’insolita veste del controllore e all’occasione quella dell’acchiappa-ratto. Ra- mazze in mano e registri sotto al braccio: è questo il compito a cui i dirigenti scolastici degli istituti di ogni ordine e grado sono stati chiamati da una dettagliata circo- lare dell’Asl Rm2 inviata lo scor- so 26 marzo alle scuole presenti nel IV, V, VI, VII, VIII e IX Munici- pio. Il tutto arriva dopo che, pro- prio i presidi, hanno provveduto in passato a censire – neanche fossero ingegneri – i danni del ter- remoto e quelli provocati dalla neve di febbraio al posto del per- sonale comunale. La missiva, spe- dita anche al Campidoglio, parte da un dato chiaro: «anche all’in- terno e nelle adiacenze degli isti- tuti scolastici possono determi- narsi condizioni che favoriscono la presenza delle specie murine» con tutta una serie di patologie più o meno gravi, in cui alunni e docenti possono incorrere, che vanno dalla leptospirosi alla toxo- plasmosi.


I COMPITI
«L’eradicazione delle specie mu- rine – continua la direzione dell’Asl Rm2 – è impossibile». Per questo i presidi dovranno «org a- nizzare periodiche ricognizioni dei locali scolastici e delle loro adiacenze, per individuare tutte le condizioni strutturali che pos- sono favorire l’accesso e l’insedia- mento delle diverse specie». Nel dettaglio, i dirigenti dovranno non solo ispezionare corridoi, classi e dispense ma anche gli spazi sotto alle porte, le fessure in concomitanza del tragitto di cavi e tubi, l’accumulo degli arredi in disuso e la cura del verde. E consi- derato lo stato degli edifici scola- stici, dove la manutenzione straordinaria è ormai una chime- ra, il compito non è semplice. L’Asl aiuta i presidi a barcame- narsi anche nell’individuazione del topo perché non sono tutti uguali. C’è quello “domestico”, che mette su casa negli ambienti chiusi e nei magazzini alimenta- ri, segue il “ratto delle chiaviche” che arriva laddove proliferano i rifiuti e il “ratto nero” che si trova più facilmente sugli alberi. Quan- ti sono quelli non potati nei giar- dini delle scuole e quante le car- casse di pini che ancora troneg- giano nei cortili dopo l’emergen- za neve del 26 febbraio scorso? Ai presidi – prosegue sempre la nota dell’Azienda sanitaria – si dà an- cora una mano con l’elenco dei “segni” di infestazione che i topi lasciano, per aiutarli nella ricer- ca: escrementi, tracce di unto su pareti e pavimenti, odori strani. È chiaro che nel caso in cui emerga la presenza di uno o più roditori il preside dovrà allertare gli uffici del Municipio e quelli delle Asl.

I RISCHI

In caso di “inadempienza” da parte dei dirigenti, accertata du- rante un sopralluogo, l’Asl «co- municherà quanto riscontrato al- le competenti autorità per l’ado- zione di sanzioni e provvedimen- ti». È quindi fondamentale che il preside possa «contare su un pro- prio piccolo staff in grado di gesti- re il protocollo per la prevenzio- ne, controllo e contrasto delle in- festazioni murine». Laconico il commento del presidente dell’As- sociazione nazionale presidi di Roma e Lazio, Mario Rusconi: «In un primo momento abbiamo creduto che si trattasse di una sor- ta di scherzo, i dirigenti conosco- no bene le attività previste dalle norme sulla sicurezza e l’igiene, conoscono i provvedimenti a cui potrebbero andare incontro in ca- so di inadempienza, ma vorreb- bero che ci fosse anzitutto una ef- ficace collaborazione con gli enti territoriali cui spetta la maggior parte delle incombenze prospet- tate nella missiva». Nel mentre si attendono istruzioni per la caccia alle zanzare e agli acari.
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Il Messaggero