Dobbiamo salvare Roma, dobbiamo farlo insieme nella chiarezza e in uno spirito di collaborazione e amicizia, aprendo una nuova fase. La crisi di questi giorni era prevedibile,...
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Il soccorso e il supporto a Roma Capitale lo stiamo offendo da tre anni e senza flessioni. Abbiamo erogato oltre 20 milioni di euro al Comune per sviluppare la raccolta differenziata e altri ne daremo, con la programmazione già approvata per il prossimo triennio, mentre siamo pronti ad autorizzare l'impianto di compostaggio, progettato da Ama a Rocca Cencia, non appena Roma Capitale darà il suo consenso.
Nonostante il dispiegamento di misure straordinarie che la Regione ha accordato a Roma Capitale, però, la crisi è ugualmente esplosa, per questo ci siamo indignati. C'è stata una evidente sottovalutazione ed una incapacità gestionale e operativa sul territorio che, per due mesi, ha accumulato quantità esagerate di rifiuti negli impianti romani portandoli alla congestione. Le liti commerciali tra gli operatori pubblici e privati, i ritardi nelle evacuazioni dagli impianti dei rifiuti trattati e destinati allo smaltimento a lunghe distanze, la chiusura dell'inceneritore di Colleferro per una urgente messa a punto hanno fatto il resto, ma di qui al sabotaggio come all'evocazione dello spettro dei poteri forti, ce ne corre.
Nei giorni scorsi abbiamo offerto a Roma Capitale il nostro impegno a richiedere ad altre Regioni un ulteriore sforzo di temporaneo aiuto, se ritenuto necessario da Roma Capitale, ma ci è stato risposto che non serve. La Regione non intende sostituirsi alle legittime prerogative del Comune di Roma, non intende ingerire o interferire sulla sua organizzazione logistica e operativa, non solo per rispetto istituzionale, ma soprattutto, perché la legge lo vieta. È la legge, non altro, che impone ai territori di chiudere il ciclo dei rifiuti, smaltimento compreso, in prossimità dei luoghi in cui i rifiuti vengono generati. Roma e la sua Area Metropolitana, devono conchiudere il ciclo nel perimetro di loro competenza così come hanno fatto le altre Province laziali. Tutto qui, senza polemica e senza invocare disegni diabolici inesistenti.
Dunque, nel breve periodo potremmo contare sulla sussidiarietà di altri territori laziali e di altre regioni e mettiamo pure in conto il prudenziale ricorso all'export fino alla primavera del 2018. Roma Capitale deve garantire la piena efficienza del circuito che la Regione le ha messo a disposizione ed evitare dissintonie che procurino nuove crisi nei prossimi luglio e dicembre. Deve farlo organizzandosi oggi e non a ridosso di quei mesi. La Regione è pronta ad affiancare Roma Capitale, anche in questo lavoro, se ci sarà richiesto.
Prima di tutto si deve ridurre i rifiuti alla fonte, riusare e riciclare, sviluppare la raccolta differenziata a ritmi ossessivi e sottrarre a inceneritori e discariche tutto ciò che può essere riciclato. Qui e ora, si devono progettare e iniziare gli iter per la realizzazione degli stabilimenti necessari a mettere in sicurezza il ciclo dei rifiuti, generati a Roma e da trattare e smaltire nel territorio di prossimità. Qualunque scelta compiranno Roma Capitale e la sua Area Metropolitana, sarà vagliata in tempi cronometrici e con la massima disponibilità.
Lo ribadisco: porte spalancate. Occorre localizzare, progettare e autorizzare un invaso per rifiuti trattati e innocui, occorre progettare e autorizzare una radicale riconversione degli impianti di trattamento meccanico biologico, smantellando quello del Salario e rilocalizzando le lavorazioni di rifiuti indifferenziati con la finalità di estrarne materie riciclabili e sottoprodotti destinati al reimpiego, occorre localizzare i siti in cui costruire linee di compostaggio necessarie a trasformare in energia e terriccio la grande massa di rifiuti organici raccolti in modo differenziato. Localizzazioni, tipologie d'impianto, flussi di rifiuti in ingresso/uscita e relativi progetti esecutivi sono di competenza dei territori di Roma Capitale e della sua Città Metropolitana, la Regione è pronta a fare la parte che la legge le assegna, con celerità e amicizia.
*Presidente Regione Lazio Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero