Rifiuti, la beffa dell'umido per i ristoratori di Roma: «Senza raccolta e multati»

Rifiuti, la beffa dell'umido per i ristoratori di Roma: «Senza raccolta e multati»
Il danno: la raccolta dell'umido prodotto dai pubblici esercizi di Roma ristoranti e bar in primis - va a singhiozzo, creando problemi igienici per le strade interessate e per...

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Il danno: la raccolta dell'umido prodotto dai pubblici esercizi di Roma ristoranti e bar in primis - va a singhiozzo, creando problemi igienici per le strade interessate e per gli stessi locali. La beffa: «In questi giorni è arrivata una trentina di multe a carico dei commercianti, per il cattivo conferimento dei rifiuti», attacca Claudio Pica, leader romano di Fiepet-Confesercenti. Le contravvenzioni arrivano soprattutto a ristoranti e locali del II Municipio: dai Parioli al Flaminio, dal quartiere Trieste a San Lorenzo, anche se stanno colpendo anche pubblici esercizi del centro storico. Ma l'emergenza più sentita resta quella della raccolta dei rifiuti che ogni giorno vengono prodotti da bar e ristoranti e, nelle ultime settimane, spesso restano in strada per più di 24 ore: «Dovrebbero raccoglierli tutti i giorni, per evidenti motivi igienici, ma ormai lo fanno a giorni alterni», sottolinea Pica.


LA LETTERA
La situazione sanitaria è allarmante e i commercianti protestano con il Campidoglio. Ieri la Fiepet-Confesercenti ha scritto all'assessore allo sviluppo economico, Carlo Cafarotti, per manifestare «l'esasperazione» della categoria. L'Ama, si legge nella lettera, «non ha fatto nulla per modificare la situazione della raccolta differenziata, non incontrandoci neanche per ragionare insieme sul da farsi; il peso per gli esercenti si sta aggravando mano a mano che continuano con la copertura delle zone». Un malcontento generalizzato: «Chi abita vicino ai ristoranti se la prende con noi per la spazzatura che resta per strada, non sapendo che noi siamo le prime vittime», dice un esercente di piazza Bologna.
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Il Messaggero