Seimila tonnellate di rifiuti sono stipate dentro il capannone del Salario, altre 5.000 in quello di Rocca Cencia. Le immagini diffuse ieri raccontano la situazione a poche...
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LA FESTA
C'è un altro spettro all'orizzonte: l'ennesimo ponte, in questo caso quello lungo del primo maggio. Nel solo concertone si prevede la produzione di 40 tonnellate di rifiuti che Ama dovrà raccogliere (il servizio è comunque pagato dagli organizzatori), ma più in generale si rischia che la città vada in tilt perché con i due giorni festivi - domenica 30 aprile e lunedì primo maggio - ci sarà meno personale al lavoro, la raccolta rallenterà, Malagrotta si fermerà, molti impianti del nord prenderanno una pausa. Morale: ciò che è stato recuperato in termini di pulizia della città e svuotamento degli impianti di Rocca Cencia e Salario rischia di essere compromesso nel fine settimana, lunedì compreso. Per martedì e mercoledì, aspettiamoci una città poco pulita, mentre in centro, se ci sarà l'annunciata invasione di turisti, probabile cestini stracolmi e strade sporche.
Ieri l'assessore Pinuccia Montanari, con onestà intellettuale, ha spiegato che la collaborazione tra Roma Capitale, Prefettura e Regione (con la supervisione dell'Anac) ha consentito di affrontare la crisi dei tmb di Malagrotta che hanno causato un effetto catena devastante. Ma per i cittadini della zona di via Salaria, comunque, sono stati 45 giorni di angoscia, perché, come raccontano da tutti i comitati, «l'aria è stata a lungo irrespirabile, anche con le finestre chiuse». La Montanari sostiene che nel 2019 il tmb sarà chiuso, ma solo se si raggiungeranno i risultati dell'incremento della differenziata.
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Il Messaggero