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LA MISSIVA
Ieri la presidente Lorenza Bonaccorsi ha preso carta e penna e scritto al sindaco Roberto Gualtieri e agli assessori ai Rifiuti (Sabrina Alfonsi) e alle Politiche sociali (Barbara Funari) e ha annunciato loro che per motivi di degrado causati dalle «condizioni di emergenza sociale», si accinge a «rimettere le competenze sulla gestione» di piazza Pepe, viale Pretoriano, piazzale Ostiense, piazzale dei Partigiani, l'area antistante la fermata della Metro Cipro.
In pratica le ex circoscrizioni - sul fronte del decoro e del sociale - hanno competenze che spaziano tra le autorizzazioni ai posteggi per i venditori ambulanti, il diserbo delle erbacce dai marciapiedi, lo sfalcio dei prati sotto i 20mila metri, la possibilità di chiedere all'Ama (ma pagando) pulizie straordinarie, le piccole opere di manutenzione, l'erogazione di alcune prestazioni di welfare e la raccolta di tutte le richieste di aiuto da parte dei soggetti più deboli.
Bonaccorsi ricorda di avere «incontrato alcuni mesi fa i cittadini dell'Esquilino per trovare una soluzione contro il degrado a piazza Pepe, che deve essere bonificata anche per le ripercussioni che crea il vicino mercato. Ma è impossibile intervenire sulla questione principale, lo spaccio di droga, se non vengono collocate in strade più pattuglie e se non si capisce chi potrà mettere le risorse necessarie per costruire la cancellata che ci chiedono i cittadini. E io quei soldi non ce li ho». Stessa frustrazione anche quando si parla di viale Pretoriano: «Vengono sgomberate le occupazioni abusive intorno alle Mura Aureliane, ma siccome si fa fatica a controllare l'area, gli stessi occupanti ritornano indisturbati». Un problema che si registra anche a piazzale Ostiense e a piazzale dei Partigiani, ma su un altro fronte: quello dei mercatini dove si vende roba rubata. «Nelle scorse settimane le forze dell'ordine e la polizia locale hanno allontanato e multato gli abusivi. Nonostante questo, gli ambulanti non autorizzati continuano a tornare e a provare a piazzare la loro paccottiglia».
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