Roma continua a bruciare. Cassonetti in fiamme nel pieno dell'emergenza della raccolta dei rifiuti, mentre si aspetta di capire se il Campidoglio scioglierà il nodo...
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Giovedì notte roghi invece sono stati appiccati nuovamente nel VII Municipio che si estende da San Giovanni a Morena. E' il più popoloso di Roma ed è in difficoltà da giorni sulla raccolta dei rifiuti. Era finito nel mirino dei blitz incendiari anche lo scorso anno. Le fiamme sono tornate prima al Quarto Miglio, in via di San Tarcisio dove sono stati distrutti tre cassonetti e danneggiate due auto. Dopo dieci minuti, il fumo si è alzato dall'altra parte di via Appia Nuova, allo Statuario, in via Acerenza. Sul posto sono dovuti intervenire i vigili del fuoco e due pattuglie dei commissariati di Tor Carbone e del Tuscolano. Un blitz pensato, organizzato: è avvenuto su due vie che distano meno di duecento metri l'una dall'altra. Grande la preoccupazione dei residenti del Municipio già attanagliati dal problema dei rifiuti in strada soprattutto nella vicina Cinecittà. I raid sono avvenuti a qualche chilometro di distanza, in quartieri meno popolosi, più isolati, dove è più facile colpire senza essere notati.
LA PAURA
“Siamo molto preoccupati, temiamo che possano tornare i roghi così come accaduto qualche mese fa – spiega Silvia Fracassi, vicepresidente del comitato di quartiere Quarto Miglio-Pignatelli – grazie all'impegno dei residenti in passato è stato sventato un altro attentato incendiario a un cassonetto. I nostri principali problemi – aggiunge – sono i rovistatori e chi abbandona i rifiuti ingombranti”. Torna la paura, insomma, in quella che viene definita dai residenti “un'isola felice”, per l'impegno civico dei cittadini. Nel 2019 sono stati oltre 350 i cassonetti Ama da 2.400 litri bruciati e il record va anche quest'anno al VII Municipio con punte di oltre 130 roghi: a giugno i secchioni distrutti sono stati oltre 45.
Il Messaggero