Rifiuti, impianti di nuovo al collasso e in strada tornano i segnali di crisi

Rifiuti, impianti di nuovo al collasso e in strada tornano i segnali di crisi
Tir schierati davanti all'impianto di Rocca Cencia, spazzatura ormai al limite all'interno dello stabilimento che si è accumulata a causa del fatto che ci sono...

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Tir schierati davanti all'impianto di Rocca Cencia, spazzatura ormai al limite all'interno dello stabilimento che si è accumulata a causa del fatto che ci sono stati alcuni giorni di manutenzione. Lo scenario che descrivono alcuni dipendenti di Ama è di difficoltà in vista, tenendo conto che oggi - domenica - quei tir che portano il materiale in altre province e regioni non potranno circolare. Anche al Salario, dove da dieci giorni gli abitanti della zona denunciano che il cattivo odore è tornato ad essere insopportabile, si lavora a pieno regime, mentre sulle strade si cominciano a vedere primi segni di crisi, anche se non siamo ai livelli di criticità delle festività natalizie. Secondo i lavoratori del gruppo Lila su Facebook l'errore è non fare costantemente la manutenzione dell'impianto di Rocca Cencia, mantenendolo operativo anche di notte. «In quest'area ormai il traffico di tir è divenuto insopportabile».


MEZZI FERMI
Ma nell'analisi va sempre considerato il problema dei mezzi, con una età media molto alta e dunque una frequenza di guasti elevata. Ama sul suo sito ha pubblicato il bando di gara per «la fornitura di n. 60 autocompattatori a 3 assi Side Loader per la raccolta di rifiuti», comprensiva del servizio di manutenzione per 60 mesi. Spesa prevista: 23,6 milioni di euro più Iva, ma la scadenza della gara è prevista il 23 marzo, per cui i benefici di questo acquisto si vedranno solo in estate. Prima di Natale si era tentata la strada della formula del noleggio, ma la gara era andata deserta.

«La situazione però - avverte l'assessore alla Sostenibilità ambientale, Pinuccia Montanari - è migliorata e soprattutto stiamo ottenendo ottimi risultati sul fronte non solo della differenziata, ma anche della riduzione della produzione dei rifiuti». Il dato della differenziata è ufficioso perché ancora manca la certificazione, ma si parla del 44,5 per cento (nel 2016 era al 42 per cento, dunque per ora la crescita non è irresistibile). Secondo Roma Capitale però c'è un altro dato che consiglia di uscire dal gorgo del pessimismo in cui ci troviamo ogni qual volta si parla di rifiuti. Nel 2017 è diminuita la produzione di indifferenziato, quello che solitamente mette in ginocchio Roma. I numeri: nel 2016 i romani hanno prodotto 965.784 tonnellate di indifferenziato, nel 2017 939.362, vale a dire 26.422 in meno.


Secondo Ama questa maggiore attenzione dei romani ha consentito di risparmiare 4 milioni di euro perché smaltire l'indifferenziato costa tra le 150 e le 200 euro a tonnellata. Ama rivendica un altro risultato, anche se sui social le proteste e le foto per la situazione della raccolta sono ancora numerose: «Ci sono numeri record nel 2017 per i Centri di raccolta. Durante lo scorso anno sono stati oltre 1 milione gli accessi in queste strutture, comunemente chiamate isole ecologiche: 120 mila in più rispetto agli 880 mila del 2016. I cittadini hanno conferito gratuitamente oltre 62 mila tonnellate tra rifiuti ingombranti, elettrici/elettronici; 9 mila tonnellate in più rispetto al 2016 (quando erano state 53mila le tonnellate conferite), con un incremento di circa il 17%». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero