«A Roma ci sono troppi cinghiali». E così l'assessore all'Ambiente "assolve" i rifiuti

Gli avvistamenti dei cinghiali, ormai, non fanno più notizia. Perché da fenomeno dei quartieri più periferici, a ridosso delle aree verdi, hanno finito con...

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Gli avvistamenti dei cinghiali, ormai, non fanno più notizia. Perché da fenomeno dei quartieri più periferici, a ridosso delle aree verdi, hanno finito con l'abbracciare tutta la città, incluse le zone centrali (da Trastevere a piazza Mazzini). Protagonisti indiscussi delle pagine social dedicate alla Capitale, dove ormai si preferisce riderci su. Per questo stupisce quanto dichiarato, ieri, dall'assessore capitolino all'Ambiente e ai rifiuti, Sabrina Alfonsi. Sì, perché secondo la Alfonsi, i cinghiali non sarebbero attratti (come dimostra il 90% dei video e delle foto visionate in questi mesi) dalla spazzatura, che spesso straborda dai cassonetti (non svuotati da Ama, che ricade sotto le competenze dell'assessore). No, il problema dei cinghiali è che, banalmente, sono troppi: «Sono, quindi, un problema di ecosistema». Ma oltre alla fotografia di una situazione che è sotto gli occhi di tutti, non c'è nessun cambio di rotta sulla strategia di contenimento di questi animali. Anzi: la Alfonsi sostiene addirittura che i cinghiali andrebbero «a piazza Mazzini non per i cassonetti, ma perché è piena di ghiande». Del tema, comunque, si parlerà in una riunione: l'ennesima, da cui forse non emergerà nessuna soluzione.

marco.pasqua@ilmessaggero.it

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Il Messaggero