Rifiuti portati in altre regioni, ecco perché aumenterà la tassa

Rifiuti portati in altre regioni, ecco perché aumenterà la tassa
ROMA - Nella prima parte del 2013 e in tutto il 2012 Roma spendeva 66 euro a tonnellata per scaricare i rifiuti a Malagrotta. In queste ore, per spedire la spazzatura in Romagna e...

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ROMA - Nella prima parte del 2013 e in tutto il 2012 Roma spendeva 66 euro a tonnellata per scaricare i rifiuti a Malagrotta. In queste ore, per spedire la spazzatura in Romagna e in altre regioni, spende in media 113 euro. Evidente l’incremento dei costi che fa temere un effetto importante sulla Service Tax, per intenderci sulla tariffa dei rifiuti che pagano i romani.


Ieri l’assessore all’Ambiente, Estella Marino, ha tenuto a precisare: «Ancora stiamo facendo delle simulazioni, non è giusto dire che la tariffa dei rifiuti aumenterà perché tenteremo di evitarlo. E ci sono i 150 milioni di euro del Patto per Roma per la differenziata». E questo è un tassello significativo per evitare la stangata: se aumenta la differenziata, diminuisce il quantitativo di rifiuti che finisce nel Nord Italia.

I DATI

I confronti con il passato sono complicati perché nel conto va messo anche il trattamento dei rifiuti e il fatto che una parte cospicua passa dal privato, la Colari, che ha ricontrattato le tariffe alla luce del fatto che dovrà trasferire i rifiuti in altri impianti, visto che a Malagrotta non può più andare. Ieri la Colari ha confermato che sta trasportando la Fos e gli scarti prodotti dai suoi impianti Tmb in varie località: oltre a Sogliano, in Romagna, anche in provincia di Brescia, di Frosinone e a Pomezia. In questo scenario così frastagliato rispetto ai tempi di Malagrotta i costi sono aumentati dell’80 per cento; rispetto agli ultimi mesi, quando la tariffa per trattamento e smaltimento, era di 103 euro a tonnellate, siamo nell’ordine del più 20-30 per cento (perché al costo del trasporto fuori va comunque aggiunto quello del trattamento che resta a Roma).

Dunque, in linea di massima, il rischio di un incremento della tariffa dei rifiuti è compreso in una forbice: tra il 20 e il 50 per cento. Dal Campidoglio invitano alla prudenza: primo, perché si vuole evitare l’aumento; secondo, perché comunque vi sono alcune variabili, come appunto l’incremento della differenziata. L’assessore Marino: «L'impegno dell'amministrazione per l'aumento della raccolta differenziata, l'avvio e il potenziamento delle politiche e pratiche di riuso e riciclo, permetterà anche la riduzione dei rifiuti da trattare e di conseguenza gli scarti e la Fos da portare in discarica e i relativi costi. Inoltre, l'aumento del materiale riciclabile di qualità permetterà l'incremento dei contributi Conai verso Roma Capitale. Stanno continuando le simulazioni sulla tariffa ma, ad oggi, nulla può essere confermato». La raccolta differenziata (dato del mese di agosto) è al 31 per cento.

SALVATI DAL NORD

Ma l’eventuale uso delle discariche di Bracciano e Falcognana farà risparmiare? In teoria sì, costerebbe la metà del trasporto dei rifiuti al nord; nella pratica no, perché si ragiona sempre su quantitativi molto piccoli. Stefano Ambrosetti (Associazione Cuore Tricolore) ha annunciato che la protesta contro l’uso della discarica sull’Ardeatina è arrivata anche all’Unione europea.


Ieri a Bracciano c’è stata una manifestazione contro l’uso della discarica di Cupinoro, a cui hanno partecipato anche i cittadini dell’Ardeatina Se anche in Romagna e in Piemonte i cittadini si mobilitassero per fermare i camion provenienti da Roma, la Capitale si ritroverebbe con i rifiuti per strada.

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Il Messaggero