Rastrelli, pennelli e buona volontà: parco Nemorense torna ai cittadini

Tra le panchine da riparare e le ringhiere da riverniciare ci sono Laura, Raffaella, Claudia, Ilaria. Armate di rastrelli, pinze, pennelli, sacchetti dell'immondizia e tanta...

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Tra le panchine da riparare e le ringhiere da riverniciare ci sono Laura, Raffaella, Claudia, Ilaria. Armate di rastrelli, pinze, pennelli, sacchetti dell'immondizia e tanta buona volontà. Con figli, mariti, genitori, nonni: molte delle 350 persone che hanno risposto all'appello lanciato sui social, raccogliendo anche duemila euro. Dedicano volontariamente una domenica al comune obiettivo: restituire al parco Nemorense, nel quartiere Trieste-Salario, quella cura e quell'aspetto accogliente di cui gli abitanti della zona e non solo, a partire dai bambini, hanno tanto bisogno. A guidare il piccolo esercito dei cittadini contro il degrado e l'incuria ci sono le associazioni Quelli che il parco... e Retake Roma. Nella vita quotidiana sono insegnanti, bancari, commercianti. Ma a vederli al lavoro, sembra quasi che tutti i giorni non facciano altro.


GLI INTERVENTI
Il Campidoglio per questa villa ha stanziato 400 mila euro nel bilancio di previsione, ma i fondi appartengono agli investimenti previsti per il 2019. E così, mentre si attende (da troppo tempo) la manutenzione straordinaria, i cittadini si attrezzano per quella ordinaria con il Nemoretake. A partire dalle aste delle panchine da sostituire. «Il Comune ce le mette a disposizione, poi tocca a noi andarle a prendere e montarle», spiega una volontaria. Anche i più piccoli partecipano alla giornata, prendendola come un momento di divertimento. Arrivano ai giochi appena risistemati, evitando accuratamente di toccare la vernice fresca: nei mesi scorsi quattro delle otto altalene - quelle riservate ai bambini sotto ai 3 anni - sono state rese inutilizzabili. Poi partecipano alla realizzazione dell'«albero di Natale» al centro del parco.

LA SORPRESA

Alla fine, come in tutte le feste dei bambini, arriva il momento dello «scarta la carta». Questa volta il regalo è particolarmente ingombrante: uno scivolo nuovo di zecca. Quindi il capitolo della pulizia. La piazzetta davanti al bar interno al parco è di competenza della cooperativa di migranti che gestisce ora l'attività: «Hanno dato un grande contributo nel rilanciare la villa, soprattutto nelle serate estive», dicono alcuni residenti del quartiere. Ma il laghetto, gli alberi e le due fontane dovrebbero essere curati dal Comune. «Per ora ci pensiamo noi - dicono le mamme - Poi speriamo che il Servizio giardini venga rimesso in condizione di lavorare efficacemente».

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Il Messaggero