Disabili, “alla deriva” la comunità di Capodarco a Grottaferrata: «Dai politici regionali solo parole»

Due giovani della comunità di Capodarco che assiste giovani disabili fisici e psichici
Lotta contro il tempo per evitare la chiusura della cooperativa Agricoltura sociale “Capodarco”, un ilastro dell’assistenza, a Grottaferrata dal 1978. Nella...

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Lotta contro il tempo per evitare la chiusura della cooperativa Agricoltura sociale “Capodarco”, un ilastro dell’assistenza, a Grottaferrata dal 1978. Nella struttura, coinvolta nel crack della sede romana di Capodarco, risiedono, in pianta stabile, diciotto giovani tutelati dalla legge “Dopo di noi” e operano e studiano circa 80 ragazzi con disagio mentale e psichico, che rischiano di essere sfrattati. I commissari liquidatori della capofila romana, anche se i conti delle attività della struttura di Grottaferrata sono in ordine, hanno invitato i dirigenti castellani a riconsegnare le chiavi. «Siamo preoccupati - dice Salvatore Stingo, presidente della Capodarco di Grottaferrata - gli eventi stanno precipitando e non si intravvede una soluzione per i nostri ragazzi».


Un mese fa è stato organizzato, da parlamentari nazionali e amministratori della Regione Lazio di centrosinistra, un convegno per sostenere una struttura riconosciuta in tutta Italia per l’impegno civile e sociale da oltre 40 anni. Ma restano solo le promesse: non è arrivato alcun aiuto concreto (fondi o garanzie) e tanti giovani svantaggiati rischiano di finire sul lastrico. I dirigenti di Capodarco si stanno impegnando per accendere un mutuo allo scopo di acquistare il complesso residenziale e i terreni agricoli circostanti. «Servono - afferma il presidente Stingo - 200 mila euro. Per il momento abbiamo raccolto 165 mila euro: sarebbe veramente una beffa veder finire la nostra esperienza a un passo dall’obbiettivo». Si moltiplicano le iniziative di solidarietà per raccogliere denaro. La settimana prossima il centro anziani ha organizzato una cena sociale nel ristorante della cooperativa. Le associazioni “Vignaioli in Grottaferrata” e “Ristoratori in Grottaferrata” hanno organizzato il 29 novembre a sostegno della cooperativa un Galà di beneficienza con grandi vini e piatti gourmet. Costo 70 euro a persona, devoluzione alle casse della Capodarco. Si spera che tanto impegno possa servire. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero