«È un'azienda che ha dei grossi problemi - ha continuato Verdone - quindi è arrivato il momento che la pubblica amministrazione, non deve privatizzare, ma deve dare delle concessioni, affinché si possa fare una gara. Cioè, la città deve essere come divisa in lotti, e ogni lotto deve essere gestito in qualche modo da una concessionaria. E la pubblica amministrazione controllerà che tutto vada nel migliore dei modi. E secondo me la cosa più importante è che ne guadagneranno i cittadini in qualità, in efficienza, in sicurezza dei mezzi».
«Quindi secondo me è un referendum importante - dice ancora l'attore nel video - proprio per rendere questa città alla pari di altre città di livello europeo. Perché noi siamo molto molto indietro. Quante immagini di autobus incendiati abbiamo visto? Rotti, in mezzo alla strada, trainati. No, non si può più andare avanti cosi, francamente. E quindi mi sembra un referendum importante ed invito tutti ad andarci, poi ognuno voterà quello che si sente di votare. E cosa importante - conclude - è che chi lavora nell'Atac dovrà chiaramente essere riassunto, attraverso nuove forme, nuove forme che si stabiliranno attraverso queste ipotetiche concessioni. Non dovranno restare disoccupati, questo è importante».
«Un grazie sincero all'attore e regista romano Carlo Verdone per l'appello al voto che in un videomessaggio ha voluto rivolgere ai romani sul referendum del prossimo 11 novembre sulla messa a gara del servizio di trasporto pubblico locale. A pochissimi giorni dal voto, e nel silenzio totale dell'amministrazione capitolina, contributi come questo di Verdone sono fondamentali per informare i cittadini del loro diritto a esprimersi attraverso questo il referendum su una questione così sentita nelle Capitale come quella dei trasporti», dichiarano i promotori del referendum Mobilitiamo Roma Riccardo Magi, Alessandro Capriccioli, Francesco Mingiardi e Simone Sapienza.
«Ci auguriamo - dichiarano ancora i promotori del referendum - che nei 10 giorni che mancano alla consultazione altre personalità del mondo della cultura e dello spettacolo seguano l'esempio di Verdone per informare quanti più romani possibile dell'appuntamento referendario dell'11 novembre: una grande occasione per cambiare le sorti di questa città».
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Il Messaggero