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L’arte della satira prende in giro la politica italiana attraverso la fotografia. E lo fa con gli scatti di Luca Santese e Marco P. Valli in mostra a Roma negli spazi di “Contemporary Cluster” grazie al progetto espositivo “Realpolitik 2018-2023”. In via Merulana, il padrone di casa Giacomo Guidi svela un affresco ironico della contemporaneità dipinto dalle immagini dei due ideatori, già protagonisti negli scorsi anni di “Found Photos in Detroit” (Arcara-Santese) e “Bakeca” (Adamo-Valli). Il ricordo di un serioso e imbronciato Silvio Berlusconi, il ghigno senza filtri della premier Giorgia Meloni, i consigli sussurrati dal presidente del Senato Ignazio La Russa, variabili maggioranze e opposizioni tra i flash che sfiorano anche Matteo Renzi, Carlo Calenda e Giuseppe Conte. Onorevoli deputati e illustri senatori in pose “politically scorrect” nell’insolita narrazione che coinvolge i volti noti dei palazzi del potere.
Una critica irriverente e sorridente che, nei lavori, lascia il passo ad una riflessione divertita, ma pungente, sull’iconografia propagandistica dello scenario governativo e parlamentare nostrano. Senza dimenticare comizi accorati e promesse di una comunicazione diretta, che tocca le pance e le tasche di cittadini e contribuenti, diventata sempre più popolare nell’era cross-mediale dei social network. Così, dal 2018, la coppia di coautori si è messa all’opera nella «costruzione di una documentazione sistematica ed autoriale tramite una serie di pubblicazioni in tempo reale sui principali eventi e personaggi del panorama politico italiano», spiegano Santese e Valli. “Cesura Publish”, casa editrice indipendente del collettivo fotografico omonimo, si è impegnata nel divulgare “Boys Boys Boys”, “Popolopopolo”, “Lega Nord Party”, “MoVimento Lento”, “Mask off”, “ Tik Tok Tak” e “Homo Silvio”.
Tante le apparizioni su prestigiose testate nazionali e internazionali come il "Time Magazine" che, in un singolare ritratto, immortala il ministro Matteo Salvini sulla cover del celebre periodico statunitense. L’esposizione romana a Palazzo Brancaccio, realizzata in collaborazione con Cesura e visibile sino a domenica 7 gennaio, esalta il lavoro creativo e documentaristico ricorrendo alla "Fine-Art" quale strumento di espressione libera e realistica che accende i riflettori sulla ricerca nel campo delle arti figurative. Inoltre, il progetto ha avuto seguito in differenti installazioni sperimentali come quelle di Base Milano, Cinema Palazzo nella Capitale, FotoForum di Bolzano, Magazzini Fotografici a Napoli, Alcart Festival di Alcamo. Le numerose opere esposte pongono il visitatore davanti ad un linguaggio visivo che ha l’obiettivo di illustrare l’attualità da una prospettiva inedita, stimolando il pensiero critico ed edificando un futuro più consapevole.
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Il Messaggero