Roma, insulti razzisti al Tuscolano: in quattro pestano un bengalese di 18 anni

Un ragazzino bengalese di 18 anni è stato picchiato da un gruppetto di minori italiani. Si è trattato di un vero pestaggio e la vittima è stata portata...

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Un ragazzino bengalese di 18 anni è stato picchiato da un gruppetto di minori italiani. Si è trattato di un vero pestaggio e la vittima è stata portata d'urgenza in ospedale dove i medici gli hanno riscontrato la frattura del setto nasale e varie escoriazioni. È la polizia a indagare per rintracciare i minori che si sono comportati in modo violento. I quattro rischiano di essere denunciati per atti razziali considerato che qualcuno dei violenti ha inveito con insulti razziali sulla vittima.

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LA LITE
Il parapiglia è accaduto durante una partita di calcio in un campetto su via Tuscolana, poco distante dalla Metro Numidio Quadrato. Quando sono arrivate l'ambulanza e la polizia il gruppetto si era già dato alla fuga. Proprio da un'azione di calcio è nata l'aggressione. Un'entrata violenta nei confronti del bengalese che si è lamentato a parole contro chi aveva fatto il fallo. Dallo scambio di parole agli insulti, infine, il pestaggio. Il bengalese ha chiesto aiuto ad altri ragazzi che si sono voltati dall'altra parte. Il campo si è trasformato in un'arena con il bengalese che ha avuto la peggio.

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I SOCCORSI
«Fermi, vi prego - ha detto il ragazzo ai violenti -. È solo una partita di calcio calmatevi». Parole vane. I quattro hanno preso a calci la vittima che ha cercato di parare i colpi riuscendoci solo in parte. Al campo è arrivata un'ambulanza ed il personale medico si è subito preso cura del bengalese che perdeva sangue dal naso ed era frastornato per le botte ricevute. Il ragazzino è stato trasportato all'ospedale San Giovanni. Qui è entrato al pronto soccorso. I medici per precauzione gli hanno fatto fare una Tac alla testa ma fortunatamente il giovane se la caverà, anche se ha il setto nasale rotto. Bisognerà aspettare per vedere se ci sarà bisogno di un'operazione maxillofacciale. In ospedale sono arrivati trafelati ed impauriti, i suoi genitori, subito tranquillizzati dai medici e confortati dagli agenti.


Sul fronte delle indagini la polizia già dispone di diversi elementi utili. Gli agenti hanno preso le testimonianze di altri ragazzi che stavano nel campo da calcio. E lo stesso diciottenne aveva già avuto a che fare con loro, tutti ragazzi di quartiere ce frequentano stessi posti e in parte, stesse scuole. Arrivare a identificarli per denunciarli è solo questione di ore.


 

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Il Messaggero