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Fermato dopo un'ora dai carabinieri: aveva rapinato nella stessa giornata sei giovani, soprattutto minorenni in zona Montesacro. Preso dalla polizia dopo sei colpi messi a segno tra Prenestino e Centocelle in diversi negozi tra giugno e luglio. Entrambi romani, uno 26 anni, l'altro 30, erano diventati il terrore di ragazzini e commercianti in due diverse parti di Roma.
LA STRETTA
Coltello alla gola, la richiesta di portafogli e cellulari, per chi protestava un pugno alla testa o al volto. Il 15 gennaio a Montesacro ha terrorizzato in poche ore sei giovani (tre minorenni) in quattro rapine avvenute a distanza di pochi metri. La prima vittima, è stata uno studente di 15 anni: su via Conca d'Oro, minacciato con un coltello, gli è stato portato via il portafogli con 15 euro e documenti.
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Dopo poco in piazza Sempione ancora terrore: il rapinatore avvicina alle spalle un 20enne romano, gli punta il coltello alla gola, gli chiede il portafogli ma la vittima si rifiuta. Il rapinatore lo colpisce alla testa. Il malvivente si sposta su ponte Tazio, prende di mira un 26enne e una 23enne, studenti.
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Sei rapine nei quartieri Quarticciolo, Casal Bruciato in supermercati, farmacie, negozi per la casa ed un ufficio postale, 30 anni romano, con precedenti specifici. A incastrarlo il 26 gennaio i Falchi della Sesta Sezione, grazie al loro impegno, alle descrizioni delle vittime, alla videosorveglianza e ai tatuaggi del malvivente. P.D. classe '92, armato di taglierino, magro, così è stato descritto. L'uomo, tentò un colpo anche in banca, ma durante la pausa pranzo le casse erano chiuse. «Ho provato a rapinare la banca qui vicino, non ci sono riuscito, allora sono venuto qui» ha detto all'incirca alla farmacia vicina. Ma il rapinatore qualche giorno prima vi era andato a volto scoperto per acquistare medicinali e grazie alle testimonianze e ai video si è risaliti alla sua identità. Aveva tatuaggi sulle braccia e sulle gambe e gli investigatori dopo una attenta analisi dei sistemi di videosorveglianza, cercando poi nella banca dati, hanno presunto che si potesse trattare proprio del rapinatore seriale. Era stato foto segnalato con tatuaggi sugli arti superiori e inferiori, aveva numerosi precedenti di polizia per rapina, e la costituzione fisica, particolarmente magra, ha fatto scattare l'interesse degli investigatori. Non solo: una delle vittime aveva confermato che il malvivente aveva scritte tatuate sulle falangi. Con autorizzazione della Procura, l'uomo è stato sottoposto a perquisizione domiciliare e gli agenti hanno rinvenuto gravi indizi nei suoi confronti, tra i quali parte dell'abbigliamento utilizzato presumibilmente per le rapine e un taglierino usato per minacciare i dipendenti degli esercizi commerciali.
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Il Messaggero