Va a denunciare una rapina, trova il ladro in caserma e lo fa arrestare

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Ligio ai regolamenti, non aveva mai saltato l'appuntamento dai carabinieri della stazione Tor de' Cenci per andare ad assolvere l'obbligo di firma. Il bosniaco,...

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Ligio ai regolamenti, non aveva mai saltato l'appuntamento dai carabinieri della stazione Tor de' Cenci per andare ad assolvere l'obbligo di firma. Il bosniaco, infatti, aveva un po' di precedenti: furti, rapine. Nulla di sanguinario, insomma, ma quanto bastava per renderlo un criminale da tenere sott'occhio. E lui, puntuale, non si sottaeva a queste incombenze legali.




Nemmeno quando ieri, poco prima di andare a Tor de' Cenci, era su un bus del Cotral. Lì aveva minacciato con un cacciavite uno studente di 19 anni per rapinargli soldi e cellulare. La rapina, però, è fallita grazie ad alcuni passeggeri che hanno fatto fuggire il rapinatore a gambe levate.



Ma, invece di sparire dalla circolazione, è stato tradito proprio dal suo ossequio alla legge dell'obbligo di firma. Nella stazione dei carabinieri, infatti, ha trovato anche lo studente che era andato lì per denunciare il tentativo di rapina.



"Ao', ma il rapinatore è quello!", ha esclamato il ragazzo. I carabinieri sono scattati e hanno bloccato lo straniero sequestrandogli lo zainetto. Dentro c'erano il cacciavite utilizzato sul bus oltre a uno Smartphone risultato rubato qualche ora prima a un'altra persona nei pressi della fermata “Circo Massimo” della linea B della Metropolitana.



Per il bosniaco, quindi, nessun obbligo di firma nel registro dei carabinieri. Ma inevitabile quella sul modulo di ingresso nel carcere di Regina Coeli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero