Roma, Raggi su twitter: «Perquisizioni in Campidoglio? Nulla da nascondere»

Roma, Raggi su twitter: «Perquisizioni in Campidoglio? Nulla da nascondere»
«Perquisizioni? Nulla da nascondere. Messo a disposizione i documenti richiesti in assoluta serenità», il sindaco Virginia Raggi risponde su twitter alle...

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«Perquisizioni? Nulla da nascondere. Messo a disposizione i documenti richiesti in assoluta serenità», il sindaco Virginia Raggi risponde su twitter alle notizie sulle perquisizioni avvenute ieri in Campidoglio per acquisire tutti documenti sulle assunzioni e le nomine effettuate dalla sindaca.

In particolare sarebbero state acquisite carte relative alla nomina di Salvatore Romeo, capo della segreteria politica della sindaca, di Carla Raineri, ex capo di Gabinetto dimessasi a fine agosto, e Raffaele Marra, ora al dipartimento del personale. L'inchiesta della Procura, affidata al pm Francesco Dall'Olio e all'aggiunto Paolo Ielo, è partita da un esposto di Fratelli d'Italia.

«La procura ha chiesto dei documenti, credo sia un atto dovuto che ha origine nell'esposto presentato da Carla Raineri e pubblicamente annunciato - ha poi spiegato la Raggi, in conferenza stampa, tornando sul blitz di ieri della Finanza in Campidoglio - Abbiamo messo a disposizione tutti i documenti richiesti, non posso dire niente altro essendoci un'indagine in corso». 

«Questa vicenda sta assumendo dei contorni ridicoli. C'è la magistratura che lavorerà a fronte di un esposto di denuncia. Per fortuna il Pm ha l'obbligo di esercitare l'azione penale. Quando la magistratura chiede atti noi siamo lieti di fornirli: c'è massima trasparenza. È interessante notare come l'unica persona che sia stata nominata con una procedura irregolare stia levando gli scudi. Ma è suo diritto farlo, che lo faccia e vada avanti. Noi collaboreremo al massimo con la Procura per fornire tutti i chiarimenti».


«È 'simpatico infatti - continua la Raggi - che tutto questo sia stato fatto dall'ex capo di Gabinetto, che di fatto è stata nominata con una procedura che io ritenevo illegittima, tanto che ho chiesto un parere all'Anac. Io volevo utilizzare un'altra procedura, invece mi è stato proposto di usare quella ex articolo 110. Io ho chiesto un parere all'Anac, e l'Anac si è pronunciata, sanzionando questa forzatura alla quale ero stata indotta sulla base di un parere difforme da quelli precedenti dell'Avvocatura».
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Il Messaggero