Roma, le priorità di Raggi: moneta virtuale e «zone a 5 km l'ora». Nessun cenno ai Giochi

Roma, le priorità di Raggi: moneta virtuale e «zone a 5 km l'ora». Nessun cenno ai Giochi
L'incipit punta sulle corde più classiche della narrazione pentastellata, invocando «trasparenza e rigore, per essere tutti al servizio della città»....

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L'incipit punta sulle corde più classiche della narrazione pentastellata, invocando «trasparenza e rigore, per essere tutti al servizio della città». Ma nelle linee guida dell'amministrazione di Virginia Raggi, approvate l'altra notte della giunta, tra le tante (inevitabili) dichiarazioni di principio, si trovano anche idee che non peccano certo di mancanza di originalità. Dalla «moneta complementare» alle «zone 5» (nel senso di chilometri orari), evoluzione a passo d'uomo delle «zone 30» già diffuse in tante città. Fino alla tariffa rifiuti da pagare con la bolletta energetica, come misura anti-evasione mutuata da quella nazionale (di matrice renziana) sul canone Rai. Con qualche assenza d'eccezione: come il tema della candidatura olimpica del 2024, scomparso dal programma come «segnale di coerenza», per dirla con il vice sindaco Daniele Frongia, con quanto detto in campagna elettorale. Concetto ribadito anche dalla sindaca.


Al centro del programma, che la prossima settimana il sindaco illustrerà ufficialmente in Assemblea capitolina, ci sono, invece, trasporti, rifiuti, trasparenza e partecipazione, cadenzati in 14 mosse (o capitoli). Si parte dalla «riforma generale del Tpl» che prevede aree pedonali in ogni municipio, ma anche appunto - gli automobilisti sono avvertiti - «zone 30 e zone 5, organizzate sul modello francese delle aree di traffic calming».

VALUTA ALTERNATIVA
Sul versante economico, la novità principale riguarda la volontà della giunta M5s di «promuovere a Roma l'utilizzo di monete complementari», ipotesi già circolata nella Parma di Federico Pizzarotti, il protosindaco a Cinque stelle poi messo all'indice dal Movimento. Nessun riferimento invece al «reddito di cittadinanza», vengono menzionate solo non meglio precisate «forme di sostegno». Largo spazio del programma - ma è un must, per i grillini - alla trasparenza, soprattutto per le gare e gli affidamenti esterni: ecco quindi la promessa di «pubblicare i nomi degli appaltatori, gli importi e i tempi». In cantiere poi c'è la riorganizzazione del sistema amministrativo nel settore delle commesse pubbliche.

 

MODELLO «ROUSSEAU»
Sarà messo online un Portale della partecipazione con l'obiettivo di «raccogliere proposte e petizioni dai cittadini». Una specie di «sistema Rousseau» (la piattaforma online usata dai parlamentari M5s) ma su scala romana.
Tre capitoli riguardano le partecipate. Quelle piccole da «ridurre» o accorpare. Quelle grandi, da «riorganizzare». A partire da Ama e Atac, appesantite dai debiti e da servizi tutt'altro che efficienti. Per le due società comunali, si punta forte sulla lotta all'evasione. E nel caso dell'azienda dei rifiuti, i grillini auspicano una «sinergia attivabile tra le società del Gruppo Comune di Roma, in primis Acea». Da qui l'idea, ancora tutta da valutare, che «il pagamento della Tari possa avvenire unitamente alla bolletta elettrica o idrica». In questo modo, si legge nel programma, «il panorama di utenze fantasma andrà immediatamente a restringersi e si allargherà la platea degli utenti contribuenti». Rimanendo in tema Tari, sono previsti sconti per chi ricicla di più.

Scuola: la promessa è «un piano straordinario di assunzioni per gli anni 2016, 2017 e 2018», ma anche un'operazione di messa in sicurezza degli edifici più a rischio, e percorsi a piedi per i piccoli alunni. E ancora: si parla di amianto ((prevista l'apertura in ogni municipio di uno sportello informativo) e di «mercati rionali con prodotti a km zero».

«ALIMENTAZIONE SANA»

Nella ridda di promesse e dichiarazioni d'intenti stilate dalla Raggi, non si accenna alla «dieta vegana», come è avvenuto a Torino nel programma presentato da Chiara Appentino (con qualche polemica). Si parla invece della «diffusione e promozione dell'alimentazione sana e sostenibile», così come della «tutela degli animali», contro «l'antropocentrismo specista che nella cultura occidentale ha trovato la sua massima espressione». Anche gli animali, sono accontentati.

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Il Messaggero